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Caso Colisseum, dopo il vertice con Rapinese la Coop mostra i documenti e pone domande

Caso Colisseum, mentre il sindaco Alessandro Rapinese, dopo l’incontro con i vertici di due giorni fa, sta studiando le carte del primo scottante dossier piombato sulla sua scrivania e in attesa di capire se il centro di via del Dos verrà chiuso il 31 luglio, la Cooperativa Colisseum che gestisce gli impianti e garantisce servizi a soggetti disabili, torna a sottolineare, carte alla mano, numerose perplessità e e lo fa diffondendo i documenti ufficiali (qui tutti i capitoli precedenti).

A parlare è il presidente di Colisseum Gabriele Romanò:

In attesa di capire cosa accadrà, se si chiuderà, se verrà indetta la nuova gara o se si farà ricorso al piano B, non si si comprende il senso dell’incarico affidato in data 10/05/2022 allo studio legale Galbiati e Sacchi di Milano (che stranamente avviene lo stesso giorno in cui l’ANAC comunica – sia a Colisseum che al Comune di Como – l’avvio del procedimento relativo al nostro ricorso, così come stranamente sempre lo stesso giorno riceviamo la lettera di diffida con sgombero da parte dell’Amministrazione comunale), per affiancare il Rup nella disamina della documentazione di gara.

Vorremmo capire a quali conclusioni è giunto lo Studio legale incaricato, anche alla luce delle considerazioni dell’Anac espresse nella sua delibera nr. 293 del 21/06/2022, così come vorremmo capire quali indicazioni sono state fornite dall’Amministrazione allo studio KG Project di Bologna per poter sviluppare il Piano Economico Finanziario messo nel bando di gara. Sarebbe interessante comprendere quali eventuali piani successivi e conseguenti l’Amministrazione ha preventivato nel caso la gara fosse proseguita, senza il ricorso di Colisseum, e fosse andata deserta. L’amministrazione avrebbe chiuso l’impianto perché senza gestore? Avrebbe dato proroga a Colisseum? Si sarebbe rimasti nel limbo senza maturare alcun provvedimento? E in ultimo ci piacerebbe capire i motivi che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a proseguire sulla strada che ha intrapreso, fino ad arrivare a questa situazione di imbarazzo, esponendosi ed esponendo Como ad una figuraccia mediatica che sicuramente non giova alla Città. Anche se può sembrare ridondante riporto ancora una volta che Anac si è pronunciata accogliendo tutte le dolenze esposte da Colisseum e suggerendo all’Amministrazione di rielaborare il PEF in modo corretto, per poi bandire nuovamente la gara”.

 

Sotto pubblichiamo tutti i documenti, direttamente dall’Albo Pretorio del Comune di Como,  relativi ai dubbi e la comunicazione della dirigente che il 10 maggio diffidava dal proseguire le attività e intimava lo sgombero entro il 31 luglio.

diffida all'utilizzo degli spazi oltre la concessione via del Doss_signe.._ NOMINA AVV COLOMBO PER DIFESA COMUNE PROJECT INCARICO STUDIO KG PROJECT PER ELABORAZIONE PEF
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7 Commenti

  1. Che tristezza….sono trascorsi praticamente 2 giorni dalla pubblicazione di questo articolo, sono scadute le 48 ore che il Sindaco Rapinese si era riservato per visionare la documentazione di Via del Dos, le domande sono sul tavolo….

    RISPOSTE ZERO

    Sono stati spesi soldi pubblici nell’affido degli incarichi, vogliamo risposte!!

  2. Perché non chiede anche quanto è il costo del personale assunto con qualifiche professionali idonee alla conduzione dei servizi? Tra cui scienze motorie, neuropsicomotricisti dell’età evolutiva, fisioterapisti, educatori, e di tutte le professioni che garantiscono servizi alle persone, qualificato e formato. Perche non si informa sul costo agevolato riservato alle famiglie che portano bambini al cemtro estivo con assistenza educativa senza ricevere nessun contributo? Perché non si informa sulla tipologia di servizi e alla professionalità e cura orientati al lavoro sociale, sanitario, motorio, educativo, dedicato al benessere ed a un miglioramento della qualità della vita.In attesa di risposte…forse troppe!!

  3. Caro Alessandro,
    si faccia rispondere dalla Dirigente dei Servizi Sociali, dall’ufficio ragioneria del Comune di Como che sono in grado e sicuramente pronte a fornirle tale dato.
    La informo per giusta conoscenza che quello che lei considera “Monopolio” è frutto di regolari convenzioni di affido dell’incarico della conduzione degli impianti di via del Dos. I documenti sono pubblici, faccia l’accesso agli atti (invece di fare il leone da tastiera) e troverà tutte le risposte alle sue domande.
    Le numerose proroghe sono figlie non certo della nostra volontà (anche di questo s’informi bene) bensì dalla difficoltà dell’amministrazione a imbastire una gara in grado di soddisfare il mercato.
    In ultimo, le tariffe dei nostri Summer Camp sono pubblicate sul sito, ergo pubbliche, anche in questo caso non alimenti polemiche inutili.

  4. Redigere un buon Bando non solo si può, e si deve, ma è nell’interesse di tutti: del Comune che tutelerà al meglio gli interessi generali della comunità, e dei partecipanti alla gara che, dalla lettura del Bando, avranno piena conoscenza del reale stato delle cose (costi e ricavi) e delle richieste, relative a strutture e servizi, fatte dal Municipio. A quel punto le Ditte potranno partecipare con le rispettive offerte a fronte delle ben descritte condizioni della concessione.
    Fare invece ad arte Bandi coi buchi è contro il buon senso, è un inutile atto di forza che promuove solo forti azioni di resistenza… Il buon amministrare non deve mai scadere in possibili risse legali e procedure di rappresaglia. Bisognerebbe rammentarlo a Dirigenti e Funzionari dell’era rapinese!

  5. E se ponessimo le seguenti domande al Colisseum: 1) È normale una situazione di quasi monopolio da decenni? 2) Sono normali le numerose proroghe degli ultimi anni, a partire dal 2015? 3) Quanto pagava la cooperativa al Comune per usare via del Doss? A quanto ammontano le rette per il campo estivo 2022?

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