Anche Sinistra Italia, con una nota di Celeste Grossi – componente della coalizione che in Como Comune sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti – si schiera con don Giusto contro il pagamento delle “tasse mortali”.
La nota integrale di seguito.
No alle tasse mortali. Giusto pagare le tasse, non quelle per le armi.
Sinistra italiana Como sostiene e aderisce alla proposta pacifista, nonviolenta e solidale di don Giusto Della Valle di obiezione fiscale alle spese militari. In nostro nome e con il nostro denaro non sarà finanziato l’incremento immorale delle spese militari e l’invio di armi per attizzare ulteriormente la guerra sanguinosa in Ucraina e ovunque.
Nella storia del nostro partito, e mia personale, la scelta nonviolenta dell’obiezione fiscale alle spese militari è una costante e naturalmente plaudiamo all’iniziativa del prete dell’accoglienza al quale ci vediamo ancora una volta vicini e del quale apprezziamo la capacità di coniugare, con uguale vigore, l’azione solidale e concreta per le vittime dell’invasione russa dell’Ucraina e più in generale della violenza della guerra contro l’umanità, con la capacità di dare lustro alla nostra città, Messaggera di pace, con iniziative di accoglienza più avanzate delle norme restrittive imposte dai governi, e con la capacità di coinvolgere tutte e tutti perché la politica corrisponda e non ostacoli la volontà solidale e accogliente delle persone.
Basterebbe la sola scelta di don Giusto a testimoniare che è davvero impossibile per chi ha a cuore l’umanità contribuire a scelte di governi come quello italiano di Draghi che paradossalmente per costruire la Pace pensano si debba fare la guerra e dimostrano di avere come principale obiettivo l’incremento degli utili delle industrie di armi, denaro sporco di sangue.
Per Sinistra italiana, e riteniamo la maggior parte della popolazione comasca, il denaro va utilizzato per le persone. “Svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai”, diceva Sandro Pertini. L’aumento di fondi destinati agli armamenti sottrae fondi agli investimenti in spese sociali di cui tanto ci sarebbe bisogno. Ribadiamo la denuncia di Nicola Frantoianni, parlamentare e segretario nazionale SI: «Il governo Draghi vuole aumentare le spese militari: +13 miliardi l’anno. Con la stessa cifra potremmo assumere 200 mila insegnanti (quelli che mancano), 100 mila infermieri (quelli che mancano) e 15 mila medici (quelli che mancano)».
Non in nostro nome, non con i nostri soldi. Obiezione fiscale alle spese militari per la Pace e la vita.
Celeste Grossi, coordinatrice Sinistra Italiana Como
https://comozero.it/attualita/guerra-don-giusto-non-pagate-le-tasse-che-finiscono-in-spese-militari-fate-obiezione-di-coscienza/
7 Commenti
Ma fanno parte anche loro della “coalizione dei poteri forti” per la “rinascita esclusiva” culturale, economica, sociale, “de’noaltri”, e che si ritroveranno a dibattere i prossimi 10 e 21 maggio?
No, è solo una posizione esclusiva di sinistra italiana. Nella coalizione ci sono forze politiche decisamente a favore di una politica pro-ucraina attiva, che comprenda anche l’aiuto militare. Come ad esempio Volt e, in genere, tutta la lista Agenda 2030
Una posizione vergognosa quella di Celeste Grossi, mi auguro che Agenda Como 2030 smentisca pubblicamente. Altrimenti darò per assodato che tutta la coalizione condivida tutto ciò e mi vedrò costretto a ripensare a chi dare il mio voto. Mi dispiace, ma non posso sostenere chi la pensa in questo modo. Noi non possiamo fare finta di niente e non sostenere chi è vittima di un’ invasione come questa.
Tra l’altro è ridicolo che una persona che si riputa di sinistra si faccia dettare la linea politica da un prete.
Fabrizio, nella coalizione ci sono obiettivi comuni ma anche punti di vista diversi. A volte molto diversi, come in questo caso. Poi vale la regola che non si può smentire quello che dice qualcun altro.. 🙂 Rispetto ad Agenda Como 2030, che è la casa che cerchiamo di costruire, ti invito a seguire il nuovo sito: https://www.como2030.it/ dove spero troverai un po’ alla volta le risposte che cerchi.
Invitare a non pagare le tasse in un Paese che vanta il record dell’evasione fiscale, è come invitare un alcolizzato alla degustazione della grappa. Senza troppe argomentazioni lo si rende solidale con l’iniziativa. Quello che invece sarebbe interessante sapere quale è l’alternativa che Sinistra Italiana e la sua portavoce propongono per porre fine alla guerra e obbligare lo Stato aggressore, la Russia, ad abbandonare il territorio arbitrariamente occupato dello Stato aggredito, l’Ucraina. Tutto il resto si dice tanto per dire. Tutto il resto si dice tanto per compiacere chi non vuole porre fine al conflitto se non obbligando gli Ucraini a rinunciare ai propri diritti. Tutto il resto si dice tanto per consentire a un autocrate di giustificare un’azione insensata ed esaltare un anacronistico nazionalismo neo-imperialista . Tutto il resto si dice per porre come alternativa alle democrazie occidentali regimi liberticidi, ecc.ecc. In fin dei conti, si può dire tutto tanto per dire senza approfondire troppo il perché lo si dice.
Ora, al di là del merito politico e umanitario, come si fa nel concreto a non pagare le “tasse per le armi”?
Mi piacerebbe sapere se le altre componenti della coalizione condividono la posizione della Sinistra Italiana