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Centro del Ghiaccio, affondo Dem: “Nessuno ha chiesto niente ai cittadini. Autosilo al posto della piscina, addio al palazzetto”

Ieri abbiamo pubblicato la lettera inviata dal sindaco Rapinese ai politici comaschi per spingere il Centro federale del ghiaccio (questione al centro delle cronache da giorni per la nota contesa con Varese). La missiva svela ovviamente il progetto. In queste ore poi la reazione del Pd, con il segretario cittadino e i consiglieri comunali. Reazione che, in effetti, molto più graffiante del solito. La riportiamo integralmente:
Dunque, dunque, vediamo se abbiamo capito bene dal giornale (eh già, dal giornale; di un progetto di questa portata non vorrai per caso parlarne in consiglio comunale; no, no, meglio tenere tutto segreto, giornale a parte). Dicevamo, se abbiamo capito bene, la città di Como vuole fortissimamente ospitare presso l’area di Muggiò il nuovo Centro Tecnico della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (anche se ai cittadini di Como e ai loro rappresentanti non è stato chiesto in alcun modo cosa ne pensassero).

Sempre se abbiamo capito bene, i 25 milioni di euro di finanziamento servirebbero per realizzare uno stadio del ghiaccio della capienza di 5000 spettatori (diconsi cinquemila), un’altra struttura con pista olimpica per allenamento, ben due piste da curling e una palazzina direzionale.

La città di Como lo vuole così fortemente (sì, lo sappiamo, che nessuno ve lo ha chiesto), che è disposta, come si suol dire, a propria cura e spese,  a realizzare un autosilo di 8 piani per 1600 posti auto (sì, chi lo propone è la stessa persona che da anni dice che solo un incapace non chiuderebbe subito l’autosilo Val Mulini; a proposito, l’ha chiuso?) e a demolire la piscina esistente (sì chi lo propone è la stessa persona che un anno fa diceva che l’avrebbe riaperta in tre-sei mesi) e a ricostruire in altro luogo (eh sì, lì ci deve mettere l’autosilo) una piscina olimpionica con due vasche di allenamento, nonché una piscina all’aperto. Tempi, costi e modalità di reperimento delle risorse necessarie non sono al momento noti; problema trascurabile pare.

Ma la città di Como lo vuole così fortemente, fortemente (sì, lo sappiamo, che nessuno ve lo ha chiesto), che è anche disposta a rinunciare al palazzetto dello sport per il quale era già stato sviluppato un progetto ed erano stati ottenuti finanziamenti (eh, se non ci sta, non ci sta). Del resto è così banale dedicarsi a basket, pallavolo, ginnastica, atletica pesante, arti marziali ecc., quando tutti potremo finalmente dedicarci al curling. E’ così divertente guardarlo alle olimpiadi.

Insomma “impiegheremmo AL MEGLIO, soddisfacendo una REALE esigenza, risorse della nostra Repubblica, aumentando considerevolmente la qualità della vita dei nostri cittadini”; lo dice la lettera del sindaco.

Non crediamo sia così. Su un progetto così importante per la città, tuttavia, saremmo pronti a fare squadra e a lavorare al fianco dell’Amministrazione per il bene dei cittadini. Peccato che quest’ultima tenti di coinvolgerci solo a cose fatte, senza condividere prima la proposta.

Tommaso Legnani
Patrizia Lissi
Stefano Fanetti
Eleonora Galli
Stefano Legnani
© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Tommaso Legnani
    Patrizia Lissi
    Stefano Fanetti
    Eleonora Galli
    Stefano Legnani
    aoh vi state migliorando eh….
    figata
    ‘sta opposizione che parla il “suo Linguaggio” era insperabile ed impensabile.
    Forza raga.
    Magari capisce l’ironia.
    Magari.
    non credo.
    Piuttosto ricordo che non é ne vietato ne un reato andare sotto la residenza ammistrativa a applaudire il genio .
    Genio che prenderá la cittá esattamente come il piumino in fondo ai piedi del letto e che lo rivolterá in funzione della comoditá dei piedi…
    Mica della cittá….
    Dei piedi…

  2. Va be, la tradizione delle boccie è finita ma adesso tutti a giocare a Curling, 5000 spettatori a vedere il curling, un autosilo non basta. Parcheggeranno al Val Mulini per vedere il Curling. Poi con le scopette in mano arriveranno a Muggiò per il Curling. Il Curling salva le vite, ti toglie la spada dalle vene il Curling. Ogni maledetto giorno senza quella pista da curling è una vita che si spegne. C’è un atleta di Curling a Como che è costretto ha salire in macchina e farsi centinaia di migliaia di km per allenarsi. Poveretto, ha provato sul pavimento in gress della cucina, con la spazzola sporca della nonna ma proprio non ce la fa, ci vuole il ghiaccio olimpico a cinque cerchi. Io farei portare la pista finta di pattinaggio avanzata a Natale dalle Arti Libere.

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