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Centro Valle, il Comitato Amici del Faree a Prefetto e Provincia: “No all’ex Cava Citrini per i detriti della Variante”

Il silenzio continua e, a quasi due mesi dalla terza, è arrivata la quarta lettera aperta del Comitato Amici del Faree, capitanati da Marco Benzoni. Il gruppo è impegnato da più di un anno a scongiurare l’utilizzo dell’ex Cava Citrini, situata a Castiglione (Centro Valle Intelvi), dove, secondo il progetto di Anas, dovrebbe essere smaltito lo smarino, prodotto dal cantiere della Variante della Tremezzina. A questo link tutta la vicenda.

Le problematiche denunciate dal gruppo sono molte, partendo dall’impatto sul traffico intelvese, arrivando fino all’inquinamento prodotto dalle attività di frantumazione dei materiali. Tutte queste tematiche sono state affrontate più volte nelle lettere che Benzoni e i suoi hanno mandato a Anas, alla Provincia di Como e al Prefetto Andrea Polichetti, senza ricevere mai alcuna risposta.

Proprio qualche giorno fa, in una intervista a ComoZero, il sindaco di Centro Valle Mario Pozzi si è schierato dalla parte del comitato, sottolineando come l’amministrazione non avesse mai dato alcuna autorizzazione all’impiego della cava.

Nella quarta lettera aperta di Benzoni, indirizzata al Prefetto Polichetti e al presidente della Provincia Bongiasca,  emerge proprio questo aspetto: “In particolare si richiama la Vostra attenzione sulla comunicazione del Comune di Centro Valle n. 430 indirizzata ad ANAS e al Consorzio Stabile SIS, incaricato dell’esecuzione delle opere – scrive – con quale l’Amministrazione ribadisce l’inidoneità dell’area ex cava Citrini ai fini dell’utilizzo quale area di cantiere per l’installazione di un impianto di produzione di calcestruzzo, di frantumazione e vagliatura e l’installazione di strutture operative quali laboratori prove, magazzino ecc”.

In netto contrasto con la nota di Anas:

“In ordine all’allestimento dell’area di Cantiere di Castiglione Intelvi (ex Cava Citrini), in cui sono state previste l’installazione di un impianto di produzione di calcestruzzo, di un impianto di frantumazione e vagliatura e delle strutture operative (laboratorio prove, magazzino etc), l’Esecutore si è già attivato per l’acquisizione dei titoli abilitativi ambientali necessari all’esercizio delle predette attività di produzione dei calcestruzzi, di frantumazione e vagliatura degli inerti”.

Ma le accuse presenti nella lettera del Comitato Comitato non terminano qui: “Da quanto sopra si evince […] l’assoluta sordità di fronte ai reiterati appelli del Comitato Amici Al Fareè prima e, soprattutto, del Comune di Centro Valle Intelvi – denuncia – a tal proposito riteniamo opportuno evidenziare come sia lecito attendersi da parte di codeste Istituzioni aventi come missione l’assicurare il rispetto della Legge e la tutela del Territorio e dei Pubblici Interessi, la massima attenzione ai temi proposti e alle istanze dei Cittadini ora perfettamente condivise e sostenute dal Comune di Centro Valle Intelvi.

Continua: “Nonché si chiede un atteggiamento non silente che possa indurre a pensare a un disinteresse per una tematica avente rilevante impatto in ordine alla salute pubblica e tutela dell’ambiente, cosa cui non crediamo, restando in attesa di Vostro riscontro in merito”.

La situazione si complica ogni giorno, da un anno a questa parte, sempre di più. Ora bisogna aspettare la risposta degli enti compenti, nella speranza, finalmente, che arrivi.

La lettera integrale:

Al Prefetto 27_2_22

La nota di Anas:

nota ANAS 17836

La nota del Comune di Centro Valle Intelvi:

Prot_Par 0000430 del 14-01-2022 - Documento doc09184220220114163604.pdf - Fri Jan 14 16_41_36 GMT+01_00 2022
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