RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Centro Valle Intelvi, la strada delle polemiche tra Casasco e Erbonne. L’accusa: “Milioni sprecati”. Il sindaco: “Vitale per traffico e ambiente”

“Crediamo che questo investimento da 2.5 milioni di euro risulti totalmente ingiustificato, questi soldi dovrebbero essere utilizzati per asfaltare le strade” sono le dure parole presenti nel comunicato dell’opposizione “Giovani Centro Valle Intelvi”, guidati dal consigliere comunale d’opposizione Mattia Prada.

Il tema è il progetto della variante stradale S.P. 15 che collegherà Casasco ed Erbonne, promosso dall’amministrazione di Centro Valle Intelvi e già in stato avanzato.

Il dibattito è più che mai accesso, sono diversi i punti di disaccordo della minoranza sull’iniziativa del sindaco Mario Pozzi, in carica dal 2018.

Il progetto secondo l’amministrazione ha diversi scopi: introdurre una zona a traffico limitato nella località Casasco (caratterizzata da strade molto strette) per migliorare la circolazione, ridurre l’inquinamento, rendere gli interventi dei vigili del fuoco più agevoli ed infine incrementare il turismo.

“A nostro avviso è un progetto inutile – denuncia Prada – a parte il periodo primaverile-estivo, il flusso di mezzi nel centro storico è solamente locale, di conseguenza non solo non si eviteranno incidenti ma nemmeno si ridurranno drasticamente le emissioni”.

Secondo i consiglieri di “Giovani Centro Valle Intelvi” (con Prada anche: Elisa Carrer, Aldo Lanfranconi e Matteo Galli), emergerebbero altre questioni legati a turismo e sicurezza: “La costruzione della variante porterà gravi danni alle attività di passaggio del centro storico, che saranno meno frequentate dagli escursionisti – spiega – inoltre i mezzi dei pompieri sono sempre riusciti ad intervenire, e in caso di incendi gravi c’è comunque a disposizione l’elicottero”.

Di tutt’altro avviso è Mario Pozzi, che ha promosso fortemente questa iniziativa: “Il progetto era già in valutazione quando il Comune di Casasco era indipendente (cioè prima della fusione con San Fedele e Castiglione, Ndr), è stato fatto un importante studio di fattibilità tecnica ed economica – racconta – inoltre questa somma è frutto di un finanziamento pubblico e non può essere usata diversamente”.

Il sindaco risponde alll’opposizione: “La questione del traffico si può sistemare – dice – basti vedere come una variante abbia fatto rinascere in passato un paese come Menaggio. Per quanto riguarda la questione degli interventi dei vigili del fuoco preferiamo avere un eventuale piano B, non è infatti sempre detto che l’elicottero in quel momento sia disponibile”. Infine sul turismo: “Bisognerebbe chiedere ai cittadini cosa preferiscono tra le due soluzioni, io personalmente non credo che ci possa essere un danno economico per le attività di passaggio”.

“Abbiamo cercato di guardare al futuro – conclude Pozzi – infatti sulla via tra Casasco ed Erbonne abbiamo riabilitato una cava per la lavorazione della pietra di Moltrasio, che sicuramente porterà a numerosi benefici. Il nostro obiettivo finale è quello di creare un ulteriore collegamento con la Svizzera, che permetterà di mettere in contatto più facilmente la valle con le altre realtà”.

Comunicato variante di Casasco - 14.03.2021-1
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo