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Cernobbio, bufera nido dopo gli abusi. Rabbia Saladini: “Sistema fallito. Genitori ignorati”. Monti smentisce

Sono parole nette e pesanti quelle che Simona Saladini, ex sindaco di Cernobbio e consigliere di opposizione, usa in una lettera indirizzata al sindaco, Matteo Monti, al vicesindaco, Mariangela Ferradini, e ai capigruppo.

MALTRATTAMENTI ALL’ASILO DI CERNOBBIO: QUI LE CRONACHE

Il tema è la gestione del caso dell’asilo nido “Rita Fedrizzi” al centro delle cronache nazionali lo scorso marzo per alcuni casi di maltrattamento.

Saladini rimprovera l’amministrazione di aver assegnato nuovamente la gestione del Fedrizzi alle stesse cooperative sotto la cui gestione si sono verificati i maltrattamenti ignorando le preoccupazioni dei genitori che chiedevano maggiori tutele.

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Secondo quanto riportato nella lettera  il 27 luglio scorso, due delle sei famiglie costituitesi parte lesa nel caso del Fedrizzi avrebbero chiesto chiarimenti al sindaco circa “la massima garanzia sulla scelta futura per la gestione del servizio e delle figure preposte all’erogazione del servizio, a garanzia del rapporto di trasparenza con il Comune e con le Famiglie”. 

Un mese più tardi, il 27 agosto scorso, in una riunione dedicata, l’amministrazione avrebbe comunicato, invece, l’intenzione di procedere in continuità con la precedente gestione vincitrice del nuovo bando, ignorando le preoccupazioni delle famiglie.

“Il sistema impiegato fino a ora per il nido Cernobbio ha chiaramente fallito – ha detto Saladini, ribadendo quanto scritto nella lettera – il bando per la gestione dell’asilo è andato alle stesse cooperative. Perché andare in gara con lo stesso modello? Anche le maestre “buone” che non hanno fatto nulla hanno perso la propria reputazione non denunciando quanto accadeva”.

In secondo luogo, Saladini ha fatto presente l’esistenza di un ulteriore avviso di garanzia per una delle maestre impiegate al nido.

“Il sindaco afferma di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito ma è dovere della persona a cui viene notificato l’avviso di comunicarlo all’ente. Inoltre alcuni genitori sentendo questa voce hanno chiesto chiarimenti a Monti” ha detto il consigliere che sostiene che il primo cittadino non possa non sapere dello sviluppo giudiziario.

“Abbiamo sempre ribadito la volontà dell’opposizione a lavorare insieme alla maggioranza per risolvere la crisi dell’asilo nido. Abbiamo sempre voluto che si verificassero le esigenze reali e si progettassero insieme le risposte. Ma adesso abbiamo appreso che non ci sono state date tutte le informazioni – ha dichiarato Paolo Furgoni, ex sindaco del paese – La risposta condivisa  dovrebbe riguardare la gestione da parte del comune, l’asilo deve rimanere pubblico. La continuità deve essere garantita mantenendo le educatrici non le cooperative”.

Contattato da ComoZero, il sindaco, Matteo Monti, ha offerto una replica alle polemiche e alle accuse sollevate dall’opposizione.

MALTRATTAMENTI ALL’ASILO DI CERNOBBIO: QUI LE CRONACHE

“Il cambiamento nella gestione del nido c’è stato. Le due cooperative che hanno vinto il bando sono sotto il controllo del comitato di gestione del Comune che presiede il coordinamento” ha spiegato.

“Per quanto riguarda i genitori c’è stato un contatto costante. È stato offerto supporto piscologico sia ai genitori che agli insegnanti. Infine, le famiglie hanno chiesto continuità nella didattica – ha continuato il sindaco – per quanto riguarda l’avviso di garanzia, io non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale”.

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Un commento

  1. Ah, il sole estivo, scalda animi e cuore.
    Ah, le bruciature che lasciano segni indelebili dopo le sconfitte elettorali.
    Allarmare per comparire non serve a nessuno men che meno a bambini e genitori.
    Si pensi al bene comune !

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