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Cernobbio, scontro sul futuro dell’Italia: tasse, lavoro ed Europa al centro del Forum internazionale

La terza e ultima giornata del Forum Teha di Cernobbio, dedicata come da tradizione all’Italia, ha visto protagonisti leader di governo e opposizione in un confronto serrato su economia, lavoro, giustizia sociale e prospettive europee. (qui i racconti)

Renzi: “Con Meloni più tasse e meno sicurezza”

Ad aprire il dibattito è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva ed ex premier: “La distanza tra quello che si dice e quello che si fa è siderale”, ha esordito. Critiche puntuali al governo Meloni: “Pressione fiscale aumentata, debito pubblico aumentato, stipendi più bassi, Pil che cresce meno della Spagna. Oggi le famiglie hanno meno soldi e più difficoltà. I dazi annunciati da Meloni rischiano di distruggere un tessuto industriale fatto di piccole e medie imprese”.
Sulle prospettive politiche, l’affondo: “Meloni ha vinto perché la sinistra era divisa. Se il centrosinistra si ricompatta può vincere, ma bisogna chiedersi: vincere per fare cosa? Le priorità sono due: aiutare le famiglie che non ce la fanno e garantire più sicurezza. In questi tre anni perfino nelle scuole si gira con i coltelli”.

Bonelli: “120 miliardi di extraprofitti mentre la povertà cresce”

Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, ha insistito sulla redistribuzione: “Difendere il libero mercato è una cosa, redistribuire la ricchezza accumulata dalle banche è un’altra. Negli ultimi tre anni banche, energia e assicurazioni hanno realizzato 120 miliardi di extra-profitti, mentre 5 milioni e 700mila persone non ce la fanno. È urgente tassare questa ricchezza e restituirla alla collettività”.
Alcuni interlocutori hanno sollevato il rischio di ostilità verso le imprese. Bonelli ha replicato: “Non c’è nessuna ostilità. Ma quando gli stipendi sono tra i più bassi d’Europa e cresce la povertà energetica, non si può far finta di nulla”.
Anche sul fronte internazionale la sua posizione è stata netta: “Solidarietà al popolo ucraino, ma chiediamo che lo stesso trattamento venga riservato anche ai palestinesi, che assistono a un sostegno militare continuo verso Israele”.

Calenda: “Il governo non fa nulla, ma le opposizioni sembrano una sceneggiata”

Con tono critico verso entrambi gli schieramenti è intervenuto Carlo Calenda, segretario di Azione: “Il governo ha consenso pur non facendo assolutamente nulla, perché le opposizioni avanzano proposte stravaganti: requisire le case sfitte, rilanciare il Leoncavallo. Non è così che si governa“.
Sul fronte industriale ha citato casi concreti: “Bisogna affrontare la crisi di Stellantis, impedire che Iveco finisca in mani indiane. Ma il governo non fa nulla”.
Calenda ha difeso la sua linea: “Noi nasciamo per costruire un’area liberale e pragmatica. Il punto vero è che oggi non esiste più un centrosinistra di governo”.
Sulla politica estera: “L’Europa deve diventare una potenza, altrimenti sarà vessata sia da Trump che da Putin. Ma la sinistra non è d’accordo: 5 Stelle e AVS hanno posizioni diverse”.
Infine, netto sulla tassa alle banche: “Ogni anno si riparla di Robin Hood tax. Non ha mai funzionato, non funzionerà. Punto”.

Schlein: “Europa più unita e salari più alti”

La segretaria del Pd Elly Schlein ha posto l’accento sull’integrazione europea: “Non ci sono più scuse: rischiamo di essere marginalizzati dall’aggressività di Trump e Putin e dall’espansionismo della Cina. Servono 800 miliardi di investimenti comuni all’anno per un piano industriale, sociale e ambientale europeo”.
In Italia, il Pd spinge per il salario minimo: “Abbiamo 11 milioni di italiani che non sono andati in vacanza. Le bollette sono le più care d’Europa, i salari tra i più bassi. Sotto i 9 euro lordi l’ora è sfruttamento”.
E ancora un attacco al governo: “Si vantano dei dati sull’occupazione, ma il 90% dell’aumento riguarda gli over 50. Giovani e donne restano intrappolati nella precarietà”.

Bernini: “Università e imprese devono parlarsi di più”

Dal governo è intervenuta Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca: “Il mismatch tra formazione e lavoro non deve più accadere. Bisogna mettere in contatto università e imprese già durante i percorsi di studio”.
Tra gli strumenti citati i dottorati industriali innovativi: “Abbiamo messo a disposizione 150 milioni a sportello, con sgravi fiscali e crediti d’imposta, per assumere ricercatori in azienda con contratti a tempo indeterminato”.

Calderone: “IA per incrociare domanda e offerta di lavoro”

La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha puntato sulla formazione e le nuove tecnologie: “Stiamo lavorando con strumenti di intelligenza artificiale per incrociare domanda e offerta di lavoro. Abbiamo stanziato un miliardo per il Fondo nuove competenze e presto raddoppieremo le risorse”.
Forte l’accento sulle politiche giovanili: “I Neet sono la priorità. Con la piattaforma Siisl stiamo coinvolgendo 150.000 ragazzi e presto sarà aperta a tutti”.
E sul lavoro femminile: “Portare più donne nel mondo del lavoro significa giustizia sociale e migliori servizi per tutti”.

Tra visioni contrapposte e proposte concrete, la giornata conclusiva del Forum Teha di Cernobbio ha restituito un quadro politico vivace ma frammentato.

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