Protesta davanti alla Prefettura di Como, mercoledì 25 settembre, dalle ore 14.30. Diverse sigle della sinistra sindacale e politica hanno organizzato un presidio contro il ddl sicurezza, già approvato alla Camera e in discussione al Senato. In particolare hanno aderito all’iniziativa della Cgil di Como Anpi, Arci, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Pd Como.
“Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un ddl, quindi, che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali”, si legge tra le motivazioni della mobilitazione.
“Questo ddl – prosegue la nota di presentazione – chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri e introduce nuovamente interventi a impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti”.
6 Commenti
Ai commentatori dediti alla presunzione del loro pugno di ferro suggerirei di fare una visita in un qualsiasi carcere, per iniziare a pensare e parlare sulla base della conoscenza della realtà.
L’invenzione del reato di resistenza passiva è un fatto gravissimo ma nello stesso tempo ridicolo. Qualcuno si ricorda Woody Allen ? “sto benone: a uno gli ho dato una botta col mento sul pugno, e a quell’altro una nasata sul ginocchi”.
I comaschi hanno seri problemi di comprensione della realtà…
Bene! Andate avanti così che la Melona governerà per 20 anni.
Male non fare, paura non avere !
invece il diritto di recarsi al lavoro, a fare una visita specialistica o in qualsiasi altro luogo senza trovare la strada bloccata da un gruppo di nullafacenti non esiste?