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Chiusura alle 18 – Confcommercio: “Lockdown mascherato, abbiate il coraggio di farci chiudere”

Dopo l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte, Confcommercio Como chiede “provocatoriamente che si torni ad un Lockdown generale eliminando le discriminazioni tra le categorie”.

Il Consiglio della Confcommercio Como si è infatti riunito d’urgenza nel giorno di entrata in vigore delle restrizioni previste per i locali pubblici, lunedì 26 ottobre.

“L’Organo dell’Associazione che rappresenta i commercianti, i pubblici esercizi, le attività di servizi e le professioni di tutta la provincia di Como si è detto basito delle ennesime restrizioni, introdotte per contrastare la diffusione del Covid19, che ancora una volta penalizzano in particolar modo un settore, quello dei Pubblici Esercizi, già fortemente in difficoltà” spiega la nota inviata dall’Associazione.

E aggiunge: “La Confcommercio Como ha sempre agito con grande senso di responsabilità e ha sempre richiamato i suoi Associati a comportarsi con altrettanto buon senso nel rispetto delle regole, mettendo al primo posto la tutela della salute pubblica. Sin dall’inizio di questa tremenda pandemia, dagli uffici della Confcommercio Como sono state diramate costantemente comunicazioni agli Associati per informarli su come affrontare e come attrezzare le loro aziende per renderle sicure.”

L’Associazione, infatti, ha elaborato per prima un protocollo di sicurezza anti Covid-19, grazie alla professionalità di medici e sanitari, rivolto ai pubblici esercizi della provincia di Como e immediatamente applicato nei bar e ristoranti dell’intera provincia lariana. Attraverso la sua società di Servizi, l’Associazione aiuta nell’elaborazione dei Protocolli Aziendali Covid e, tramite gli Enti Bilaterali finanzia completamente questo servizio.

“La volontà dell’Associazione, dunque, è sempre stata quella di collaborare e fornire tutto il supporto ai propri iscritti perché anche le aziende fossero messe nelle migliori condizioni per contribuire alla lotta ai contagi – prosegue la nota – Ma ora la misura è colma! Con il nuovo Dpcm del 24 ottobre il Governo sferra il colpo di Grazia a ristoranti, bar, palestre ed altre attività che hanno davvero fatto di tutto per esercitare in totale sicurezza e nel rispetto delle norme. Il Consiglio di Confcommercio Como considera il dettato del nuovo Dpcm un “Lockdown mascherato” che colpisce però solamente alcune categorie e incredibilmente non prevede nulla per quei settori, come il trasporto pubblico, considerati dagli esperti virologi, ad alto rischio di nuovi focolai. Il Consiglio, dunque, chiede provocatoriamente che si torni ad un Lockdown generale eliminando queste discriminazioni tra le categorie”.

Infine, l’Associazione chiede aiuti economici per gli esercizi commerciali in difficoltà.

“Confcommercio Como – conclude la nota – definisce essenziali e non derogabili gli annunciati ristori, ma aggiunge che è necessario anche introdurre immediatamente degli ammortizzatori sociali in grado di garantire anche ai titolari degli esercizi la necessaria tutela prevista per i lavoratori dipendenti. Infine, è necessario agire drasticamente sul fronte dell’imposizione fiscale, sui costi fissi delle utenze e sui canoni di locazione pubblici e privati per poter consentire maggior serenità sul prossimo futuro considerato che i fondi stanziati non sono inesauribili”.

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