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Chiusure e multe ai locali, l’idea: “Protesta collettiva”. Giuliani: “Noi, tartassati da un solo residente”

Acque agitatissime, a Como, sul fronte della raffica di sanzioni e chiusure per i locali più frequentati della città tra piazza Volta, viale Geno, giardini a lago. La raffica di ispezioni sia per gli assembramenti e e per le normative anti Covid, sia per gli orari di chiusura, ha “lasciato sul terreno” nomi illustri: dal Krudo al Pura Vida, passando per lo sgombero dei tavolini del Bargiuliani.

In questo quadro delicatissimo e non senza tensioni, da un lato c’è chi invoca una controrisposta, come – a titolo personale, ma il ruolo è difficile da ignorare – il direttore di Confesercenti Como, Angelo Basilico, che ieri a commento del blitz in piazza De Gasperi ha testualmente scritto: “Credo sia indispensabile un’azione di protesta collettiva dei pubblici esercizi comaschi”.

Dall’altro ci sono i diretti interessati: Carmine Giuliani, titolare del Bargiuliani che – come detto – sabato sera, per avere ancora ospiti nel locale alle 23.15 nonostante il coprifuoco imposto dal Tribunale alle 23 – ha visto l’intervento di due pattuglie della polizia locale per liberare la piazza.

Nonostante una stagione partita tutto sommato bene, Giuliani lamenta che “la situazione che stiamo vivendo In questo periodo sta mettendo in ginocchio le nostre attività: viale Geno è sempre stata la zona più turistica della città e le attività hanno sempre beneficiato di questo, per questo motivo stiamo avendo grossi problemi di gestione. Per fortuna oggi comaschi ci stanno danno una grossa mano”.

“Ringraziamo il Comune perché con l’ampliamento dell’occupazione del suolo pubblico siamo riusciti ad non perdere posti a sedere (almeno all’aperto) – prosegue Giuliani – Detto ciò vogliamo far sapere ai nostri clienti che abbiamo avuto già due controlli per quanto riguarda la sicurezza e le misure anti Covid 19 da parte della Questura e grazie al cielo siamo stati trovati idonei a tutte le regole (questo non vuole dire che per noi è facile da gestire): fortunatamente svolgiamo il meglio possibile la difesa alla diffusione del virus”.

Poi, però, ecco l’accenno ai fatti di sabato sera: “Purtroppo ieri il controllo della polizia municipale, dobbiamo ricordarlo, è frutto della questione che oramai da anni ci lacera lo stomaco: la benedetta chiusura alle 23. Purtroppo anche in questo momento un residente (l’unico) continua, non contento, perennemente a tartassare il Comune e il comando dei vigili. Per parte nostra, facciamo il possibile per rispettarla, anche se molto difficile da gestire. La prova è che anche sabato sera, come sempre, l’abbiamo fatto con molta fatica e con l’aiuto, come altre volte, della polizia municipale”.

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8 Commenti

  1. Ma dai, “movida” a Como…c’è più casino in una casa di riposo per anziani.
    La realtà è che in Piazza de Gasperi qualcuno si è impuntato contro i gestori dei locali, ottenendo il coprifuoco alle 23.00.
    Un po’ come era successo anni addietro in Piazza Roma dove una persona con certi agganci (dirigente pubblico o qualcosa di simile, tra l’altro, dal cognome tutto fuorchè comasco…) che abitava sopra un locale, ora chiuso, che non diffondeva alcun rumore, l’aveva giurata alla proprietaria e ha fatto di tutto, cause, segnalazioni ai vigili, denunce, fino a costringere la poverina alla chiusura.

  2. Ben detto sig.ra Arianna, ma molti fingono di non capire. Sempre colpa del comune o degli altri. Basilico poi che incita alla protesta: assurdo. Tuteli i suoi associati con professionalità, consigliando di seguire le norme o attivarsi per modificarle. Il bar Giuliani: hanno risolto il problema quei “vitelloni” ancora seduti ai tavoli ? Sbaglio o il residente “risiedeva” prima che arrivaste ?

  3. Certo che le regole vanno rispettate , e tutti ci impegniamo al massimo tutti i giorni per essere ligi al rispettosi di ciò che leggi e le regole impongono. Ma come quasi sempre accade , il vero problema – in questo caso specifico – siete voi , le persone come voi che siete solo capaci di commentare ” le regole vanno rispettate ” oppure ” i soliti piagnistei “. Persone che sicuramente hanno le spalle molto ben coperte economicamente , o che in ogni caso il lock down non ha procurato alcun danno economico. Vorrei ricordare ad alcune persone ( qualora ce ne fosse bisogno , ma evidentemente si ) che in quella piazza esistono 4 attività commerciali che danno da mangiare tramite stipendio mensile, un numero cosiderevole di persone che di conseguenza riescono a mantenere moglie , figli , affitto , mutuo , rate , finanziamenti, bollette , tasse , assicurazione , bollo , benzina ecc… ecc… ecc…
    E con questo chiudo il mio intervento perché chi vuole capire può o meglio, potrebbe capire , ma evidentemente è più comodo far finta di non capire…. perché io che non sono più un giovanotto, a memoria , ricordo che in quella piazza esistono attività commerciali da almeno 50anni , di conseguenza chi ha scelto la propria abitazione che affaccia sulla stessa, da pochi anni , sapeva a cosa andava incontro…. ma in questo caso ha vinto il POTERE e non le tegole.

  4. I soliti comaschi che millantano la città turistica e poi la vogliono morta prima di mezzanotte.
    La cattiveria vista in questa città non l’ho mai vista in nessuna parte del mondo.
    È proprio vero che quando non si ha nulla a cui pensare ci si avventa contro chi, invece, deve(aihmé) guadagnarsi da vivere lavorando!
    Cari comaschi, svegliatevi perché avete ucciso una delle città più belle d’Italia con le vostre continue e petulanti lamentele a locali, piscine, bar, discoteche e quant’altro!
    Volete la pace? Trasferitevi in un cimitero…!!

  5. Ricominciano i piagnistei.
    Le regole ci sono e le devono rispettare tutti , anche i locali della movida ed i loro avventori.
    Lo vedete quello che sta succedendo a Barcellona , la città che è il vostro modello ?
    Volete farci tornare in lockdown ?
    Pensateci un poco , se dovesse succedere dovrete chiudere una volta per tutte.

  6. Ma siam proprio italiani, se si deve chiudere alle 23 si chiude alle 23, alle 22.30 dovresti cominciare a chiudere, possibile che siamo allergici alla regole sempre?

    1. Mi rivolgo ai residenti: Ma come si può far chiudere un’attività alle 23??????? VERGOGNATEVI ed andate a vivere in un paesino morto anzichè in una città!

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