“La vera emergenza sono i cinghiali. Se non si interviene subito, il rischio è la chiusura delle aziende agricole del territorio, risorse fondamentali per un’economia rurale come quella della Valle d’Intelvi. A farne le spese sono proprio le persone che hanno investito e lo fanno tuttora, abbandonati a se stessi in balia di questi animali che non risparmiano nulla. Mangiano ogni tipo di coltivazione, danneggiano i terreni, attaccano i cani e spaventano le persone che, in sempre più casi, se li trovano fuori dalla porta di casa”. L’allarme-denuncia arriva da Lorenzo Traversa e Ivan Manzoni, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione dei Trematera, il gruppo di imprenditori e di volontari che opera a sostegno del territorio.
“Vede quel terreno laggiù (foto) – spiega Ivan Manzoni – ecco è stato completamente distrutto dai cinghiali e i proprietari non hanno più voglia di riqualificarlo per rimetterlo a reddito. Purtroppo ogni qualvolta vi siano degli interventi, dopo poche ore si ritorna al punto di partenza perché tornano e radono al suolo tutto. Siamo stanchi e, onestamente, ci aspettiamo che le Istituzioni facciano il proprio dovere”. Dati alla mano sono migliaia gli euro andati in fumo, sembra però che nessuno se ne voglia far carico, per gli imprenditori i cinghiali sono un problema che si acutizzerà ancora di più nel corso degli anni.
“In questi mesi abbiamo avuto un grande appoggio dalle Amministrazioni che hanno ben compreso il problema e si stanno muovendo nelle sedi istituzionali per trovare una soluzione. Comprendiamo non essere un’azione di semplice realizzazione, ma è pur vero che non possiamo andare avanti così”. Un’emergenza, quella dei cinghiali, che ormai da anni sta mettendo a dura prova tutti i Comuni della Valle d’Intelvi e non solo. Non si contano nemmeno più gli episodi di danni causati da questi mammiferi, per lo più diventano pericolosi perché girano liberamente anche lungo le strade e gli incidenti possibili sono sempre lì, dietro l’angolo. Bisogna intervenire subito, è il coro unanime della gente residente in Valle perché teme che, proprio loro, possano diventare una specie rara rispetto agli animali.
“Crediamo sia giunto il momento che le associazioni animaliste abbandonino ogni forma di protesta ideologica – conclude Ivan Manzoni -, non vorremmo mai arrivare a dover piangere qualche incidente causato da un branco di cinghiali. E non siamo distanti da ciò. Qualche giorno fa, una signora di Centro Valle Intelvi, stava uscendo in giardino e si è ritrovata faccia a faccia con un cinghiale, inutile dire lo spavento seppur la bestia non abbiamo fatto nulla”.
3 Commenti
Invece di sparare ai lupi, li convincano a preferire i cinghiali alle capre.
Veramente chi ha introdotto i cinghiali sono stati i cacciatori, dimostrando in seguito la loro incapacità nel tenere sotto controllo la situazione.
Assolutamente vero.