Sono stati diffusi oggi dagli organizzatori i numeri di Winterland, la serie di eventi di Natale organizzati a Locarno in Canton Ticino. E si potrebbe quasi dire che la nuova Città dei Balocchi, archiviata la storica kermesse comasca dal sindaco Alessandro Rapinese, si trova proprio oltrefrontiera. Anche perché il modello comasco sembra davvero essere stato di palese ispirazione nel Cantone.
I numeri di Locarno parlano chiaro: in 7 settimane, fanno sapere gli organizzatori tramite una nota, il villaggio natalizio di Locarno, in Piazza Grande, ha accolto oltre 400 mila persone. “Le presenze, anche grazie al bel tempo, hanno registrato un incremento del 30% rispetto alla scorsa edizione” segnalano gli organizzatori nella nota, ben felici di aver ospitato evidentemente anche molti italiani oltre che svizzeri.
Gli altri numeri sono notevolissimi:campagne social con oltre 2 milioni di visualizzazioni, 47 concerti e 21 attività per bambini interamente gratuite, per tacere delle 60 mila persone che hanno usufruito della pista di ghiaccio. “Le tante testimonianze di stima e sostegno ricevute hanno ripagato gli sforzi di tutte le persone che hanno lavorato instancabilmente senza sosta dietro le quinte”, ha commentato l’ideatore di Winterland, Michael Lämmler.
Le proiezioni immersive – così come accadeva a Como negli anni d’oro – sono state un fattore enormemente attrattivo, spiegano gli organizzatori. Grazie all’impegno del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, il progetto è uscito dalla stessa Piazza Grande raddoppiando le superfici proiettate. “La fiaba Un abbraccio di stelle, creata appositamente per Winterland, ha saputo toccare il cuore di grandi e piccini – ha aggiunto Lämmler – Siamo fieri di poter contribuire al riconoscimento di Locarno come città dell’eccellenza audiovisiva”.
E ancora: “Oltre alle gradite conferme e al rinnovato entusiasmo per i grandi concerti, che hanno davvero saputo emozionare, sono state apprezzate anche le diverse novità, come lo chalet della fondue letteralmente preso d’assalto e capace di sdoganare la squisita fondue alla ticinese proposta dal Caseificio del Gottardo, l’adrenalinico Kamikice e l’ormai celebre carosello”.
Grande soddisfazione, recita sempre il comunicato, per il progetto Winty scuola, che alla sua prima edizione ha visto la partecipazione attiva di oltre mille bambini. Di nuovo Lämmler: “Questa attività verrà sicuramente riproposta, con l’intenzione di svilupparla ulteriormente. Un successo è stata anche la collaborazione con il corso di laurea in Leisure Management della SUPSI. Sessanta ragazzi, dalle menti brillanti, hanno analizzato e stanno tutt’ora lavorando sul progetto Winterland con lo scopo di definire gli impatti dell’evento sul territorio a medio e lungo termine”.
Winterland si vuole sviluppare, parallelamente, come evento da ricchi contenuti culturali. Un primo passo è stato fatto con la riuscita collaborazione con l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI), il Conservatorio Internazionale dell’Audiovisivo (CISA), l’Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) ed enjoy, che hanno dato vita a un evento di altro profilo, sempre nel tema Un abbraccio di Stelle, tenutosi lo scorso 1. dicembre al PalaCinema di Locarno. Winterland ha brillato, manco a dirlo, pure la notte di Capodanno in una serata che ha permesso a una Piazza Grande stracolma di entrare nelle case della Svizzera Italiana, e non solo, grazie alle immagini in diretta televisiva con la RSI.