Parigi ha scelto Bergamo e Biella come nuove Città Creative Unesco. Sono rimaste fuori invece Como e Trieste.
Una notizia che lascia l’amaro in bocca nei tanti comaschi che hanno lavorato a questo progetto. Dal Comitato promotore Como&Seta fanno sapere: “Siamo stati gli ultimi a partire, abbiamo lavorato con impegno e passione, coinvolgendo l’intero territorio, tutto il distretto tessile, il mondo associativo e le istituzioni. Siamo convinti di aver fatto un ottimo lavoro. Continueremo a impegnarci ancora più di prima per la sfida del 2020”.
Il presidente del Comitato Stefano Vitali, aggiunge: “Non siamo secondi a nessuno. Saremo pronti per la chiamata del prossimo anno e saremo più preparati grazie all’esperienza del 2019. Avremo modo di affinare i nostri progetti, convinti che sia la logico giusta”.
Il vicepresidente Daniele Brunati guarda già al futuro: “E’ il momento di pensare positivo. Ci siamo allenati e preparati in un anno di splendido lavoro di squadra. Tutto l’impegno e la passione messi nel progetto sono un tesoro preziosissimo che ci permetterà già da domani di lavorare sulla prossima candidatura. Ringrazio chiunque ci abbia sostenuti”.
“Ci congratuliamo con Biella e Bergamo, che sono città nostre amiche. Organizzeremo presto una festa per loro, invitandole a Como per celebrare questo successo che comunque è tutto italiano – sottolineano presidente e vice – siamo sicuri che ci sosterranno per la sfida Unesco 2020”.
“Teniamo molto – aggiungono – a ringraziare il sindaco di Como, Mario Landriscina, che ci ha sostenuti fin dal primo momento e siamo certi ci sosterrà per il prossimo passo verso la nuova candidatura a Città Creativa”.
6 Commenti
Caro Sirmione Neri, ai comaschi è costata ZERO!
La situazione di Como è perfettamente rappresentata dallo sguardo di Landriscina..
A Como é creativo pensare di essere creativi.
Non hanno avuto pudore nel candidarsi. Sconfitti in partenza. A proposito: uno dei consiglieri può fare una interrogazione per sapere quanto è costata alle tasche di noi comaschi a questa boutade?
Per forza con uno come Galimberti e l’altro Landriscina dove vuoi andare? Ahahah ma per favore
Non conosco Biella ma conosco Bergamo. È una città molto vivace, tecnologicamente innovativa, che investe nell’Universita che sta diventando un’eccellenza nazionale, ha un’Amministrazione di centro sinistra brillante riconfermata alle ultime elezioni nonostante il successo dei “baluba”…..insomma se avessimo vinto, non ci avrei creduto!