Il primo a segnalare è stato il consigliere comunale (e candidato sindaco 2022) Alessandro Rapinese questa mattina con un video su Facebook. “A vari impianti sportivi (piscina e Palazzetto di Muggiò, Ndr) oggi si somma il Palazzetto del Ghiaccio che oggi deve chiudere perché un’amministrazione di incompetenti non li riesce a gestire”, ha denunciato.
La struttura è stata chiusa in fretta e furia, verifiche sono in corso e Como Servizi Urbani, gestore del complesso sportivo, insieme con il Comune sta facendo il punto. Siamo riusciti a sapere che il problema riguarderebbe la copertura della struttura (questione confermata, vedi nota del Comune sotto), vale a dire il tetto. Impossibile stabilire per quanto i cancelli rimarranno blindati. Una nota stampa è attesa per le prossime ore.
Fatto sta che la notizia cala come un macigno su atlete e atleti nel vivo della stagione sportiva.
Non è la prima volta:
Aggiornamento, ecco una nota diffusa ora dall’amministrazione:
In seguito a un controllo periodico della copertura dello stadio del ghiaccio di Casate, sono sorti elementi che hanno allertato i tecnici del Comune di Como e di CSU, ed è emersa la necessità e l’urgenza di procedere a immediate e ulteriori attività di verifica relative alla tenuta statica della copertura. Fino a completamento di tali attività ispettive, non avendo alcuna garanzia che sussistano le necessarie condizioni di sicurezza, è stata disposta dalla giornata di oggi, mercoledì 17 novembre, la chiusura temporanea dell’impianto. CSU affiderà in questi giorni l’incarico di ispezionare e verificare la conformità della struttura ad un ingegnere esperto in strutture lamellari. I settori Lavori pubblici e Sport del Comune e di CSU, consapevoli dei disagi arrecati alle società sportive, agli atleti e alle loro famiglie, assicurano costanti aggiornamenti sulla situazione dello stadio del ghiaccio.
3 Commenti
Continuo avremo solo “IL Nulla”
Secondo il comunicato CSU “In seguito a un controllo periodico” sono state rilevate criticità relative alla tenuta statica (!?!) della copertura.
Se le cose stanno così, considerato che sotto quella copertura giostrano (giostravano) quotidianamente molti ragazzi, c’è solo da segnarsi con il gomito che non sia accaduto qualche disgrazia.
Per curiosità, qual è la periodicità di questi controlli? E’ avvenuto per “motu proprio” o su iniziativa di terzi? La copertura è stata l’unica criticità rilevata?
Considerato che si tratta di un impianto ad apertura stagionale (15 settembre-15 Aprile circa) è stato fatto qualche controllo durante il periodo di chiusura o si è pensato solamente a celebrarsi per l’installazione di una app per i parcheggi?
“Consapevoli dei disagi arrecati agli atleti e alle loro famiglie ecc ecc…” Sterili frasi di circostanza.
Con la vostra consapevolezza questi ragazzi non si pagheranno certo i viaggi verso altri impianti. Oppure, poiché siete consapevoli, devolverete loro le vostre laute remunerazioni per alleviarne il disagio?
Della vicenda relativa ai lavori del porto di S.Agostino (gestione CSU) su COMOZEO è disponibile una ricca letteratura.
Speriamo che il palazzetto del ghiaccio non segua lo stesso incidentato percorso.
Nulla di cui stupirsi purtroppo. Il problema è sempre lo stesso. I responsabili non pagano mai di tasca loro per i danni che la loro “competenza” produce. Al contrario di solito si premiano con lauti bonus di Natale. Quindi di cosa stupirsi.