Il tema, probabilmente, sarà anche venuto a noia. Durante la scorsa primavera-estate, ne abbiamo dato conto infinite volte e sempre con foto che sembravano testimoniare un peggioramento della situazione.
Ma di sicuro, che una delle code più lunghe in assoluto per salire sulla Funicolare Como-Brunate si materializzi in pieno autunno, a poche ore dall’inizio di novembre, ha qualcosa di veramente incredibile.
La fila di persone che oggi attendeva di salire sulla carrozza per Brunate era davvero a perdita d’occhio e superava di gran lunga – ma di almeno una ventina di metri, nel primo pomeriggio – il portico che separa piazza De Gasperi dalla passeggiata di viale Geno. Decine e decine di turisti (soprattutto) e forse anche qualche comasco ad attendere per un tempo indefinibile di poter godere del panorama dall’alto.
Complice di questa situazione da record, al di là del sistema evidentemente ancora non ottimale per poter acquistare i ticket con anticipo, anche il meteo: una giornata fuori da qualsiasi canone tradizionale, quella di oggi (come quelle ormai da un mese a questa parte).
Per essere il 30 ottobre, il solleone sembrava quello di luglio, con temperature altissime, caldo più che estivo e dunque folla di turisti tra lago e città.
Intanto, va segnalato che queste sono le ultime ore di “gloria” della Funicolare prima di un lungo stop: dal 2 al 30 novembre 2022, infatti, il servizio si fermerà anche se si potrà usufruire di un servizio bus sostitutivo delle carrozze, con una corsa ogni mezz’ora in entrambe le direzioni e alcune corse di rinforzo negli orari di punta.
6 Commenti
Le coda la lascio ai milanesi…
D’accordo la fila ma raddoppiare il numero delle persone con foto scattate a distanza di forse 5 minuti ( controllare le persone) a chi giova?
Al lunedì in ufficio altrimenti non hanno niente da raccontare… Ci sono infiniti posti ma vanno tutti negli stessi…Sono ancora troppo basse le bollette comunque a quanto pare
E poi tu vai in vacanza e fai la foto dove la fanno tutti i turisti
Li spinge il fatto di vivere in posti che hanno un centesimo della “meraviglia” che noi abbiamo gratis da sempre. Sarà sempre peggio se non si LIMITA l’afflusso. Peggio di Venezia in proporzione perché MILANO è a 55 minuti di treno.
Quando vedo queste immagini mi chiedo cosa spinge questo “turista” a comportarsi in questo modo.
Appiattimento da “social” ?
Ignoranza, intesa come “ignorare la storia ed il luogo dove ti trovi” ?
Effetto “gregge” ?
Itinerario “copia incolla ” da internet ?
Comunque…..un triste spettacolo.