Una manifestazione spontanea che ha radunato tanti genitori e ragazzi. È quella che si è tenuta nel pomeriggio dell’8 gugno nella struttura sportiva comunale di via del Dos, gestita dalla Cooperativa Sociale Colisseum e che è destinata alla chiusura il prossimo 31 luglio. La vicenda, in tutti i suoi passaggi burocratici fino ad arrivare alla diffida conclusiva del Comune è stata racconta nei dettagli (qui la cronaca).
Oggi purtroppo si è dato spazio alla reale e sempre più concreta preoccupazione per il futuro dei 140 pazienti cronici a cui da anni vengono garantite terapie e per gli oltre 700 clienti che a vario titolo usufruiscono dei servizi motori, psicomotori, logopedici e ludico-ricreativi offerti da Colisseum seguendo percorsi specialistici condotti da personale altamente qualificato e regolarmente assunto (22 dipendenti tra soci e dipendenti non soci). La prima a parlare è Francesca Cappello, presidente dell’associazione “Diversamente Genitori” che esprime i timori per il futuro. “Siamo veramente molto preoccupati. Noi rappresentiamo ben 60 famiglie sparse sul territorio che avevano nel Colisseum un punto di riferimento vitale – spiega il presidente – Adesso cosa faremo? Siamo davanti a una decisione presa, a mio avviso, con leggerezza estrema. Non ci si rende conto delle conseguenze sui ragazzi diversamente abili. Non si comprende l’efficacia delle terapie che qui vengono svolte. Senza tralasciare il fatto che non ci sono alternative per noi in città. Ma le nostre famiglie, i nostri figli interessano a qualcuno?”. Si tratta di un vero grido di dolore che si tramuta in un appello. “Chiediamo a chi diventerà sindaco di rendersi conto di quanto sta per accadere. Chiediamo continuità, la situazione dei nostri giovani è delicata e non ci posso essere interruzioni nel percorso. Fate qualcosa e fatelo presto. Non siamo dei numeri”.
Parole forti che vengono ulteriormente arricchite di significato da Pia Pullici, una vita incredibile dedicata agli altri (qui la storia) e presidente, tra le altre, dell’associazione Thaiss. “Hanno compiuto una mossa senza pensarci. Diamo loro il beneficio del dubbio. Ma adesso devono intervenire. Io qui porto 50 ragazzi, adesso dove andranno?. L’ultima voce è infine quella di Gabriele Romanò, il presidente della Cooperativa Colisseum. “Quella di oggi è una manifestazione sorta spontaneamente che ha raccolto una vasta partecipazione, segnale dell’importanza di quanto qui si sta facendo da anni – spiega il presidente – Cosa faremo ad agosto? Mi sembra inaccettabile l’idea e ingiusta la decisione di fare chiudere il centro. Sembra proprio che non ci sia attenzione verso i bisogni dei cittadini”. Alla manifestazione erano presenti il candidato sindaco della coalizione del centro sinistra Barbara Minghetti e i candidati consigliere Pd Lissi, Cesareo, De Feudis oltre alla candidata Tosca (Europa Verde
5 Commenti
Che i Servizi Sociali a Como siano un grande problema è sotto gli occhi di tutti…ma oarlare di servizi sociali non porta voti, si sa.
Del resto avete sentito qualche candidato sindaco dirci come pensa di organizzare questo assessorato che, nei fatti, di servizio alla persona non ne fa…
Vogliamo parlare dell’attenzione ai disabili? Degli educatori di sostegno?
Avanti così…pensiamo ad affittare Villa Olmo..
Vergogna alla dirigente del comune che sta portando avanti tutto questo! Propongo analoga manifestazione davanti al suo ufficio in comune appunto
Ci sto
Il nuovo sindaco non sia vomitevole.
I deboli devono essere aiutati ad essere piú forti dei forti con i deboli, purtroppo PRESENTI al Comune.