Il Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ torna sull’ormai famoso progetto che riguarda la zona. A far discutere – con aspetti ritenuti anche positivi, sebbene con diverse riserve – è la recente idea lanciata dalla Comunità Montana Triangolo Lariano “di istituire un Parco Locale di Interesse Sovracomunale per il Monte San Primo, ipotesi già proposta dal nostro Coordinamento alcuni mesi fa. L’individuazione di un parco potrebbe rappresentare un passo in avanti verso la tutela del territorio montano, che ha confini propri di tipo geografico, diversi da quelli comunali”, così interviene il Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ sull’ormai famoso progetto che riguarda la zona.
“Sono invece sospette – aggiunge il Coordinamento – le circostanze in cui la proposta viene lanciata dalla Comunità Montana, quasi in concomitanza con l’incarico all’ing. Invernizzi di stendere il progetto esecutivo per la conversione della località San Primo in parco dei divertimenti sciistici e non” (qui tutte le cronache relative alla realizzazione da sempre contestata di impianti da sci sul monte).
“Il sindaco di Bellagio – prosegue la nota – ritiene che il progetto (da lui definito ‘ecologico’, mentre noi lo definiamo ‘anti-ecologico’) per il San Primo si integri benissimo con un parco di tutela, ma ricordiamo che solo un paio di anni fa lo stesso Barindelli presentava il medesimo progetto come finalizzato unicamente a favorire l’attrattività sportiva e turistica e la competitività di territori e imprese. Evidentemente nel pensiero del sindaco di Bellagio il linguaggio è cambiato, il progetto purtroppo no”.
“Non vorremmo che l’idea, lanciata solo ora, della creazione di un Parco sovracomunale, rappresenti per la Comunità Montana solo un’occasione per confondere le acque, per continuare con un progetto – il cui costo complessivo supera i 5 milioni di euro di fondi pubblici – che è dannoso per la natura e per la collettività, ma che evidentemente appare irrinunciabile ai suoi grandi sostenitori: il Presidente della Comunità Montana e il Sindaco di Bellagio”, l’affondo. Noi come Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ siamo in ogni caso disponibili – come sempre – al confronto sui temi che riguardano la tutela del territorio montano, e quindi a prendere parte al necessario percorso partecipato per l’istituzione del PLIS. Riteniamo però che la primaria salvaguardia dell’ecosistema montano sia incompatibile col progetto sviluppato per il San Primo, in particolare la parte che riguarda gli impianti sciistici e di innevamento artificiale, oltre che i nuovi parcheggi che determineranno consumo di suolo e il taglio del bosco”.