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Nasce il Comitato comasco per il 100esimo anniversario della morte di Matteotti. I promotori e come aderire

Anche a Como nasce un Comitato aperto per celebrare il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti vilmente rapito il 10 giugno 1924 e poi assassinato da una squadraccia fascista. Lo sdegno fu tale non solo in Italia da far vacillare il Regime. Non c’è quindi da meravigliarsi se non c’è in Italia una città o un piccolo borgo che non abbia una via o una piazza intitolata a Matteotti. Molti hanno scritto su Matteotti, da Piero Gobetti a Gaetano Salvemini e ne hanno esaltato il pensiero e l’azione. Matteotti fu fiero, accanito e intransigente nemico del fascismo.

“Fu Matteotti a stroncare, non appena se ne parlò, ogni ipotesi collaborazionista della Confederazione del lavoro: non si poteva collaborare col fascismo per una pregiudiziale di ripugnanza morale, per la necessità di dimostrargli che restavano quelli che non si arrendono”, disse Piero Gobetti.

Matteotti fu anche un giurista, un economista, un attento amministratore, un Socialista saldo nella sua fede ma che riusciva a coniugare l’idealità e la concretezza della politica quotidiana. Incessante fu il suo impegno nell’insegnare ed aiutare gli amministratori locali a leggere ed interpretare i bilanci. Fu pure un intransigente pacifista e per questo fu processato per disfattismo. C celebre è la sua orgogliosa autodifesa: senza nulla rinnegare ribadì che la lotta per la pace contro la violenza della guerra non era disfattismo ma un atto di fede ideale. Attento osservatore della politica nazionale e internazionale, era lungimirante e non temeva di andare contro corrente.

Fu il primo a denunciare l’iniquità e la pericolosità delle condizioni di pace imposte alla Germania “prodrome di una nuova e più cruenta guerra”. Riformista per esperienza, riteneva che i grandi obiettivi di riscatto popolare richiedessero un grande processo di formazione.

“Celebrare Matteotti nel centenario della sua morte significa portare a conoscenza soprattutto delle nuove generazioni l’attualità del suo pensiero e con essa l’attualità del Socialismo – scrivono i promotori delle iniziative comasche – Per questo proponiamo la formazione di un Comitato aperto a quanti possono e vogliono collaborare, perché tale celebrazione sia un fatto di popolo”.

Per aderire al Comitato, scrivere a pasquale.defeudis@libero.it

Di seguito, le firme dei promotori: Sergio Simone, Giuseppe Battarino, Giuseppe Doria, Paolo Grassi, Edoardo Riva, Gianstefano Buzzi, Mauro Porcelli, Claudio Cattaneo, Barni Enzo, Adelino Pastorello, Pasquale De Feudis, Walter Gatti e Filippo Di Gregorio.

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2 Commenti

  1. E’ con grande piacere che apprendo la nascita di un comitato per celebrare i cento anni della morte di Giacomo Matteotti, martire ed esempio di difesa della legalità, della libertà e della democrazia. Ben vengano tutte le iniziative che si propongono di mantenere vive le su idee. In un periodo come il nostro, dove si prospettano inquietanti prospettive di un nuovo ordine mondiale trainato da superpotenze guidate da fosche figure di dittatori criminali , suggerisco l’istituzione in Italia di una giornata del ricordo di tutte le vittime del fascismo . Nella certezza che trascorsi ormai cento anni, Matteotti è stato vilmente ucciso, ma non moriranno mai le sue idee. Viva Il Socialismo Democratico !

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