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Como, a due passi dal centro e dalla stazione spariti 200 parcheggi, il caso finisce in consiglio regionale

A pochi passi dal centro di Como e dalla stazione ferroviaria San Giovanni sono spariti dal primo settembre ben 200 parcheggi a causa della chiusura dell’area di sosta privata su cui sorgerà un nuovo hotel (comunque poi dotato di circa 400 stalli per auto e pullman). I disagi per l’addio a un posteggio in posizione così strategica, però, si avvertono e il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale che verrà discussa martedì 10 settembre.

“Dal 1° settembre 2024 il parcheggio di circa 200 posti auto, di cui 140 riservati agli abbonati pendolari, è stato chiuso per la realizzazione di una struttura ricettiva con parcheggi di natura turistica, lasciando molti lavoratori e studenti privi di un’alternativa per la sosta – spiega Orsenigo – Questo parcheggio era un servizio essenziale per i tanti comaschi che ogni giorno utilizzano il treno per recarsi al lavoro o all’università, principalmente a Milano, in Canton Ticino e nelle città della Lombardia pedemontana. La decisione di chiudere il parcheggio con un preavviso di appena un mese, per giunta in pieno agosto, ha messo in grave difficoltà i pendolari, che non hanno avuto il tempo necessario per trovare soluzioni alternative”.

Nell’interrogazione, si sottolinea come la chiusura del parcheggio e la mancanza di alternative abbiano già un impatto negativo sull’utilizzo del trasporto pubblico, in contrasto con le moderne politiche ambientali che puntano a incentivare il trasporto collettivo, riducendo traffico ed emissioni: “Inoltre la mancanza di altri parcheggi disponibili nelle vicinanze della stazione e la saturazione del parcheggio d’interscambio della stazione di Como Camerlata, rende impraticabili soluzioni alternative per i pendolari”.

“Con questa interrogazione, chiediamo alla Giunta regionale quali iniziative ha intenzione di mettere in pratica, attivandosi immediatamente e coinvolgendo il Comune di Como e RFI, per individuare soluzioni urgenti. Esistono aree demaniali nelle vicinanze della stazione che potrebbero essere utilizzate temporaneamente come parcheggi. È fondamentale ripristinare al più presto i posti auto soppressi e garantire tariffe agevolate per l’utenza pendolare, anche quando il nuovo parcheggio privato sarà completato”.

Il consigliere ha inoltre richiamato l’importanza di rispettare gli obiettivi del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, che promuove il potenziamento delle stazioni d’interscambio, dotandole di idonei parcheggi e tariffe integrate per chi utilizza i mezzi pubblici.

“La chiusura di questo parcheggio, senza alternative adeguate, rischia di disincentivare l’uso del servizio ferroviario da parte dei pendolari e di aggravare la situazione del traffico locale. È un problema che va risolto al più presto”, ha concluso il consigliere.

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4 Commenti

  1. Solo una considerazione, o si é a favore della mobilità sostenibile oppure a favore delle macchine.
    Il PD da anni (giustamente) fa battaglie per disincentivare l’uso delle macchine a favore dei mezzi pubblici.
    Mi sarei aspettato una battaglia contro i futuri 400 posti, non per l’eliminazione dei 200

  2. Che razza di menefreghisti. Se non si tratta di incassare soldi non è mai il loro problema. Affaracci tuoi. Per questo li abbiamo eletti

  3. E verissimo è inaudito che in agosto senza che nessuno sapeva nulla .nn si può lasciare dei lavoratori, studenti senza un’alternativa. Ci sono mamme che prendono il treno per lavoro tutti i giorni e devono velocizzare e organizzare il tempo per lasciare e riprendere i figli.Bisogna trovare un’alternativa assolutamente. A Como ci si vive pensiamo ai residenti e nn solo ai turisti

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