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Como, abusi su una 15enne sul bus di linea: denunciato a piede libero tunisino senza fissa dimora

Nel pomeriggio del 29 ottobre la Squadra Volante di Como è intervenuta in via Acquanera, ad Albate, a seguito di una segnalazione giunta al 112 da parte dell’autista del bus numero 6. L’autista era stato allertato da alcune ragazzine che si trovano a bordo e che gli avevano raccontato che una loro amica, 15enne comasca, era stata molestata sessualmente da un ragazzo ancora presente sull’autobus.

I poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno trovato la 15enne piangente in compagnia del padre, che nel frattempo era stato avvertito da lei, e le altre due amiche che avevano assistito ai fatti e hanno indicato un giovane presente sul bus come il responsabile delle molestie.

Dopo aver sentito tutti i presenti, gli agenti hanno ricostruito la dinamica dei fatti ed appurato che il giovane, che si trovava in compagnia di altri due coetanei, si era seduto nel sedile a fianco a quello della 15enne ed aveva dapprima iniziato a farle dei complimenti, poi la aveva sfiorata con il suo corpo ed infine le aveva accarezzato la gamba, tentando anche di andare oltre. La ragazzina, immobile e terrorizzata, era stata aiutata dalle altre due compagne a cambiare posto sul mezzo pubblico e poi era riuscita ad avvertire prima l’autista del bus e poi, al telefono, il padre, che la aveva immediatamente raggiunta.

Gli agenti hanno quindi portato tutti in Questura, chiedendo nel contempo alla società di trasporto di poter acquisire i filmati della telecamera interna al bus, ed hanno poi verbalizzato le dichiarazioni di tutti i testimoni. A tutte e tre le ragazze hanno fatto anche visionare un album fotografico, nel quale le giovani hanno riconosciuto, senza ombra di dubbio, l’autore delle molestie, identificato in un 24enne tunisino senza fissa dimora e senza documenti validi per il soggiorno che è stato quindi indagato in stato di libertà per il reato di atti sessuali nei confronti di minore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 Commenti

  1. “indagato in stato di libertà” un altro modo per dire: “libero di riprovarci”.
    Ha ragione Rapinese, ci stanno facendo diventare come Lampedusa!

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