Altro che carro attrezzi per ticinesi, come ipotizzato dal sindaco a inizio mandato: il Comune di Como non riesce nemmeno ad affidare la gara per rimuovere i monopattini e le auto italianissime (o di qualsiasi altra parte del mondo, naturalmente). Il tentativo dell’amministrazione di affidare in concessione il servizio di rimozione, trasporto, deposito e custodia dei veicoli a motore “rimossi dalle aree pubbliche, aperte al pubblico o private a uso pubblico nei casi previsti dal codice della strada”.
E lo stesso vale per “la rimozione di veicoli e dispositivi di micromobilità in sosta che per il loro stato o per altro fondato motivo si possano ritenere abbandonati o provento di furto”. Ovvero, i “monopattini selvaggi” abbandonati in giro per la città.
Il tentativo di trovare un operatore per questa tipologia di interventi risale al 10 ottobre scorso, quando il Comune diede il via libera formale alla procedura pubblica. Valore della concessione, 290.500 euro più Iva.
Le offerte degli eventuali soggetti interessati sarebbero dovute arrivare a Palazzo Cernezzi entro lo scorso 20 novembre ma nessuno ha bussato al portone del Comune: gara deserta e tutto da rifare.