Mentre a Como si attendo sviluppi tra Comune di Como e ateneo per il destino dell’ex casa albergo di via Volta in pieno centro (l’intesa annunciata nel marzo 2023 parlava di alloggi e residenze universitarie) a Varese sono stati inaugurati oggi, lunedì 28 ottobre, nuovi spazi per l’amministrazione, la didattica e la ricerca all’Università dell’Insubria, nel campus varesino di Bizzozero. Due tasselli che peraltro seguono di pochi giorni l’inaugurazione, sempre a Varese, l’11 ottobre scorso del nuovo studentato ricavato da uno storico hotel del centro grazie a un investimento di quattro milioni che ne ha fatto una moderna residenza universitaria per 65 ospiti (foto qui sotto).
Il taglio del nastro di questa mattina ha riguardato i padiglioni Rossi e Bassani, dopo la fine dei lavori di ristrutturazione. Un taglio del nastro simbolico con il rettore Angelo Tagliabue, il prorettore Stefano Serra Capizzano, il sindaco di Varese Davide Galimberti, il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti, il personale e i docenti delle due sedi. Sono intervenuti anche Alberto Coen Porisini in qualità di prossimo direttore del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, la delegata alla ricerca Flavia Marinelli e il presidente della Scuola di medicina Alberto Passi. Presenti i tecnici dell’Area Infrastrutture dell’ateneo che hanno seguito lo svolgimento dei lavori: Clemente Sesta, Annamaria Ferretti e Leila Sassi.
Soddisfatto del risultato raggiunto il rettore Angelo Tagliabue: «È molto importante l’inaugurazione di questo edificio, ben amalgamato con il campus e le attività sanitarie. In questo territorio sono rappresentate varie entità: da quelle sanitarie, agli studenti, al personale docente e amministrativo. Questo edificio è un pezzo della nostra storia».
Il sindaco Davide Galimberti: «È un momento importante perché passo dopo passo si consolida sempre di più la presenza dell’università nel territorio della città. Il fatto che si inaugurano nuovi spazi è la definizione di quel polo universitario che la città sta disegnando da diverso tempo, attrattiva anche per gli studenti fuori sede».
«Sono felice di essere partecipe a questa inaugurazione, il cui significato è molteplice nelle destinazioni d’uso – ha detto Alberto Coen Porisini –: questo edificio ospita al contempo una parte dell’amministrazione d’ateneo e una parte che offre servizi agli studenti. Questo è fondamentale, avvicina i servizi ai loro utenti contribuendo a rendere attrattiva la nostra università. All’interno di questa struttura abbiamo, anche simbolicamente, tutte le infrastrutture di un ateneo immerse fra gli studenti: figura di quello che deve essere un’università che vuole continuare a crescere attirando gli studenti per la qualità di quello che offre nel campo della didattica, della ricerca e dei servizi offerti».
Il presidente della Scuola di medicina Alberto Passi: «Avere strutture adeguatamente predisposte per la nostra ricerca è il futuro che si apre. I laboratori di questo edificio appartengono a due dipartimenti differenti: medicina e chirurgia e medicina traslazionale, quindi abbiamo laboratori di biochimica, di genetica umana e di farmacologia. Il concetto di transnazionalità è perfettamente applicato in questo edificio».
La delegata alla ricerca Flavia Marinelli: «Come delegata alla ricerca sono particolarmente orgogliosa di potervi mostrare la piattaforma del Criett che si occupa di microscopia e che è stata ospitata al piano terra di questo edificio. È una piattaforma al servizio dell’ateneo, usufruibile da coloro che hanno bisogno di qualificare le loro ricerche con attività di microscopia elettronica avanzata. L’ateneo ha creduto nell’idea di istituire le piattaforme a gestione condivisa».
Il Padiglione Rossi, realizzato negli anni Trenta, si trova all’interno del grande complesso di via Ottorino Rossi composto dai diversi stabili che costituivano l’Ospedale neuropsichiatrico di Bizzozero. L’edificio è stato concesso in comodato d’uso dall’Asst dei Sette Laghi a fine 2015 ed è stato ristrutturato con l’obiettivo di renderlo fruibile e funzionale per la nuova destinazione. Oggi ospita uffici amministrativi a supporto di docenti e studenti per quanto riguarda il piano terra, dove sarà trasferita anche la segreteria studenti. Al primo piano ha invece sede il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate (Dista), con le segreterie amministrativa e didattica, gli studi dei docenti, le aule e i laboratori di ricerca utilizzati dai dottorandi e dagli assegnisti.
Il padiglione Bassani si trova tra il Lanzavecchia e il Collegio Cattaneo e si nota per la sua particolare architettura: una costruzione degli anni Quaranta con un porticato d’ingresso sormontato da un timpano. L’edificio è di proprietà della Provincia di Varese ed è concesso ad uso gratuito dal 1998 per 50 anni.
L’intervento di ristrutturazione eseguito ha riqualificato lo spazio per la realizzazione dei nuovi laboratori di Microscopia elettronica, Farmacologia e Genetica molecolare. Al piano seminterrato sono stati installati due microscopi di eccellenza, il Tem e il Sem, che sono una delle piattaforme del Criett, il Centro di Ricerca e trasferimento tecnologico finanziato da fondi di ateneo, ministeriali e di Regione Lombardia.
2 Commenti
la realtà è che se non separiamo Como da Varese la situazione sarà sempre questa. si veda esempio della ATS Sanità prima Varese poi quel che resta a Como (leggasi san Martino) , Insubria priorità Varese e che quel che resta se lo pagano i comaschi, il problema è che noi abbiamo i politici che ci meritiamo
Verrà fatto dai privati. RN non è in grado di fare nulla. Si rivolgerà ai privati che gli risolveranno i problemi. Pensare all’Orfanotrofio no?