36 metri di altezza, in piazzale Gerbetto. E sta per arrivare. No, non è un’astronave aliena e neppure (cosa ben più probabile) un nuovo condominio.
È solo (si fa per dire) una nuova antenna per la telefonia mobile che la compagnia francese Iliad ha chiesto di posizionare proprio qui, nella zona della stazione di Como Borghi. Non in pieno centro, certo, ma neanche quasi invisibile sul tetto di un condominio o in cima a una montagna.
“Verrà posizionata nella zona dei binari, le Ferrovie Nord hanno già dato l’ok”, conferma l’assessore Marco Butti. Probabili, quindi, le proteste di chi non vorrà avere, proprio davanti a casa, un ripetitore, soprattutto se di queste dimensioni.
“Il Piano Annuale di Localizzazione degli Impianti è stato depositato da Iliad, così come da tutte le altre compagnie telefoniche, già alla fine dell’anno scorso ed è pubblico ma nessuno ha avuto nulla da eccepire”, precisa Butti.
E in effetti già da novembre sul sito del Comune era disponibile il documento che riporta, tra indicazioni di latitudine e longitudine di non facilissima interpretazione (ma anche un paio di cartine piuttosto chiare), le 24 postazioni che Iliad intende installare nella zona di Como con la possibilità, fino al 9 gennaio, di presentare osservazioni.
Ma nessuno l’ha fatto e così a giugno ecco che Iliad ha presentato istanza di autorizzazione all’installazione del nuovo impianto.
“L’ARPA ha effettuato tutte le verifiche sulle possibili emissioni e ha dato parere favorevole – spiega Butti – Solo la Commissione Paesaggio si è espressa negativamente per quanto riguarda l’altezza dell’antenna e il suo impatto, ma si tratta di un parere non vincolante”.
Quindi arriverà la maxi antenna? “Come Amministrazione comunale non abbiamo strumenti per negare questa autorizzazione ma, con l’azienda, stiamo cercando di trovare un’alternativa meno d’impatto. Potrebbe essere un’antenna più bassa oppure una collocazione in un luogo diverso, ma ci sono molti aspetti tecnici da valutare e non è detto che si riesca a trovare una soluzione che possa accontentare tutti”.
Pronto ad eventuali proteste da parte dei residenti? “Capisco benissimo le ragioni di chi protesta contro queste antenne ma, ripeto, dal punto di vista della salute non c’è alcun pericolo, come confermato da ARPA. Certo, avere un’antenna del genere davanti a casa può non essere il massimo ma a tutti poi fa comodo avere il cellulare che prende bene, anche a chi protesta. Purtroppo occorre trovare un compromesso”, conclude Butti.
E verso metà settembre sapremo se è stata trovata un’alternativa o se la maxi-antenna, che piaccia oppure no, spunterà a Como Borghi.
13 Commenti
È un orrore per me questa notizia!
Le telecomunicazioni prima di tutto, prima della salute, prima della bellezza del paesaggio!
L’elettrosmog non si vede, non si odora, in generale non lo si percepisce come un problema, ma esiste. Ogni studio fatto per dimostrarlo viene soffocato, sono troppi i soldi in gioco e i telefonini devono funzionare ed avere un basso costo altrimenti come si può restare connessi 24 h al giorno.
Poi ogni tanto qualcuno muore di tumore… Che importa, non è mio parente…
In Svizzera mettono le paline. Pertiche provvisorie che delimitano il volume di una costruzione in progetto. Chiunque può presentare la propria richiesta di divieto in base ad esse. Se entro un tempo stabilito nessuno avrà qualcosa da eccepire la costruzione si può iniziare ma tutti saranno stati avvisati per tempo
l’istituto superiore di sanità di roma si è espresso proprio ieri in proposito: la valutazione dello studio che potete leggere in forma integrale qui https://www.iss.it/?p=4160 è sembrata ai media più che ottimista ma è l’istituto stesso ad appellarsi ai nuovi studi di OMS tanto attesi. è vero dhe non ci sono evidenze immediate di alcun tipo, ma è vero anche che gli studi, tanto più sul 5g sono insufficienti al momento.
Conosco l’argomento:
https://inno3.it/2019/08/01/5g-esperimento-a-cielo-aperto-sulla-salute/
Difficile che si possano escludere danni per la salute.
È indegno di un amministratore dire ‘però tutti poi vogliono il telefono che funziona’ … un amministratore deve occuparsi in primis di tutelare la salute dei cittadini e attuare scelte conseguenti. Ma la salute è sempre in second’ordine… vale per il nostro comune e soprattutto per questo, ormai triste, nostro Paese…
C’è di peggio: c’è chi pensa che il cibo cotto al microonde sia radioattivo…
Il forno a microonde è schermato, cosa c’entra con le antenne….
Ottimo clima da “sinistra” caccia alle streghe…..
Ognuno è libero di comprare il forno a micro onde che preferisce. La scelta di avere un’antenna telefonica sopra la testa è presa da altri che non ti hanno chiesto nulla. Questa è la differenza: c”è sempre qualcun altro che è più libero di scegliere di te….
Antonio,se non conosci l’argomento,evita commenti inutili….
Libero, quanta superficialità esprimi…
Che strana la gente, ha paura di antenne per la telefonia che irradiano poche decine di watt, ma usa regolarmente in cucina forni a micro onde con potenze da oltre 700 watt dotati di improbabili schermature e fabbricati in cina…
Scommettiamo che davanti a casa dell’Assessore non ve ne sarano mai?