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Como, caos nei pagamenti delle mense scolastiche: “Sistema bloccato, i nostri figli rischiano di non mangiare. Il Comune intervenga”

Il sistema di pagamento dei buoni mensa del Comune di Como finisce sotto accusa. A contattare la redazione per quanto sta accadendo è un lettore, padre di due figli, che da giorni prova senza successo a ricaricare il conto mensa attraverso la piattaforma Ecivis.

“Da settembre – spiega – hanno introdotto un cambiamento importante: ora se non ricarichi in anticipo il conto, tuo figlio rischia di non ricevere il pasto. Prima invece, anche se andavi in negativo, arrivava una mail con scritto ‘saldo negativo, prego ricaricare’. Era un sistema che funzionava, nessuno restava senza mangiare. Ora invece sembra quasi una minaccia: se non paghi subito, tuo figlio resta senza pranzo”.

Il problema, però, è che i pagamenti non vanno a buon fine. “Ho provato con la carta di credito e non funziona. Ho provato con PagoPA: viene fuori un messaggio rosso che dice ‘Errore al collegamento gateway‘. Ho tentato anche con il sistema bancario, ma niente. Ho provato di tutto, con il cellulare, con il computer, con varie carte e anche con le credenziali di mia moglie ma non funziona nulla, è inaccettabile. Non è un problema di soldi o di carte, è proprio il sito che non va“.

Il genitore chiarisce che non si tratta di inesperienza tecnica: “Uso Ecivis da cinque anni, ormai lo conosco a memoria e non ho mai avuto problemi. Lavoro anche nell’informatica, quindi so distinguere tra un mio errore e un blocco di sistema. E qui il problema è chiaramente della piattaforma“.

“Non si possono trattare così le famiglie”

Secondo il genitore non è un caso isolato: “Sono nella chat dei genitori e si lamentano tutti. Non solo per i pagamenti, ma anche perché non è ancora arrivato il menù della mensa. È assurdo: ci mandano comunicazioni in cui dicono che da settembre bisogna usare il nuovo sistema, che bisogna loggarsi e ricaricare, ma poi il sistema non funziona e nemmeno il menù è stato comunicato. Non si possono trattare così le famiglie”.

La sua preoccupazione è soprattutto per i figli: “Io ieri ho pensato: e se arrivo a venerdì senza aver caricato? Davvero mio figlio rischia di non avere da mangiare? È una situazione assurda, parliamo di bambini delle elementari. Non dovrebbero essere loro a pagare le conseguenze di questi disservizi”.

Il problema è stato segnalato ma…

Un altro padre, nella chat dei genitori, ha anche tentato di segnalare il problema agli uffici comunali: “Ha scritto al referente del Comune segnalato come numero da contattare in caso di problemi sul sito, ma gli hanno detto di rivolgersi a un’altra persona. In pratica, rimpalli burocratici. E intanto noi genitori restiamo senza risposte concrete. In sei anni non era mai successo nulla di simile. Questa è la prima volta che mi trovo a dovermi preoccupare che i miei figli possano restare senza pranzo”.

Il tono si fa amaro: “Iniziamo bene, come sistema di pagamento! I pagamenti elettronici dovrebbero rendere tutto più semplice, invece ci costringono a perdere ore davanti al computer, a fare tentativi su tentativi e a vivere con l’ansia che i nostri figli restino senza pasto. È frustrante“.

Il genitore conclude con un appello: “Il Comune dovrebbe intervenire subito, sistemare il sistema di pagamento e garantire che nessun bambino resti senza mangiare. Non è una questione di comodità, ma di un diritto fondamentale: il pasto a scuola deve essere sicuro, non un’incognita”.

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