Ancora una manciata di giorni e poi, dal primo aprile – e purtroppo non si tratta di uno scherzo – le vetrine colorate e illuminate di uno dei negozi storici del centro si spegneranno definitivamente. Uno dei luoghi più amati, specialmente dai bambini, lo Scotti Giocattoli di via Luini, abbasserà le serrande per sempre e saluterà i comaschi.
Una bottega che all’inizio – e si parla del 1920 – vendeva articoli per la casa e quindi scope, pennelli e tutto quanto era necessario avere tra le mura domestiche. Poi, dal 1980 ecco la trasformazione, ecco comparire un vero spettacolo per gli occhi dei bambini che videro spuntare sugli scaffali del negozio, che allora era al civico 5 di via Luini, giocattoli di ogni tipo. Bambole, robot, giochi in scatola e tutto quanto si poteva desiderare a occhi aperti. L’ultima trasformazione è poi avvenuta nel 2009 quando Scotti Giocattoli ha cambiato casa anche se in realtà si è spostato nella stessa via solo di pochi numeri civici. Le sue vetrine, dunque, in questa parte di città sono una costante da decenni.
Siamo andati a trovare i titolari, a pochi giorni dalla chiusura. Sulle vetrine esterne i manifesti annunciano la liquidazione in atto per la chiusura imminente e all’interno gli scaffali sono già mezzi vuoti. Dietro il banco Marco Siddi e Pierangela Castelli, i titolari, salutano con il cuore colmo di malinconia la loro città. Inevitabile allora domandare come mai si è arrivati a questa sofferta decisione.
“Purtroppo, con il passare degli anni, la concorrenza si è fatta spietata e in alcuni casi, anche senza regole precise. Da un lato il web, dove sempre più persone decidono di fare acquisti e dall’altra la Grande Distribuzione Organizzata attiva più che mai nel proporre anche giocattoli, hanno sicuramente inferto un colpo decisivo alle nostre possibilità di poter continuare a fare questo mestiere con un negozio come il nostro, aperto in un centro cittadino”, rimarca Marco Siddi.
In aggiunta purtroppo ormai “accade sempre più spesso che gli stessi fornitori, dopo alcuni mesi da quando ci portano i prodotti, li mettono in vendita scontati sui loro siti on line. Insomma, un insieme di fattori che sono ormai inconciliabili con la possibilità di andare avanti”, spiega il titolare che cita come esempio il caso di quando una persona va a provare le scarpe in negozio per capire quale è il numero esatto per poi salutare e andarsele a comprare sul web.
“La situazione è diventata sempre più complessa. In aggiunta va anche detto che mia mamma adesso ha 80 anni – ci racconta – Insomma alla fine abbiamo deciso che forse era meglio, anche se a malincuore, chiudere”. E così purtroppo, ciò accadrà tra pochissimi giorni.
Il negozio non rimarrà a lungo chiuso e spento perché è già stato dato in affitto e ospiterà un’altra attività commerciale sulla quale “però non posso dire nulla. Mi hanno infatti chiesto di mantenere il riserbo fino all’ultimo momento”, aggiunge Marco.
In questi ultimi giorni sono tanti i comaschi che passano in negozio per salutare, ricordando gli anni passati e ovviamente anche per acquistare un ultimo giocattolo. “Tantissimi clienti, da quelli storici e affezionati ma non solo, vengono a ringraziarci e a scambiare due chiacchiere – ci dice Marco – Con alcuni di loro si è instaurato un vero legame di amicizia. I loro figli li abbiamo visti crescere dentro questo negozio e cambiare anno dopo anno i loro gusti per i diversi giocattoli. Lo stesso devo dire per alcuni fornitori che sono diventati di famiglia dopo così tanti anni di rapporti. In molti sono rimasti sorpresi dopo aver saputo della nostra scelta ma poi hanno compreso le ragioni”.
E Marco ha cominciato a lavorare in negozio “fin dal 1995, non appena finito il servizio militare e da allora sono sempre rimasto dietro il bancone a stretto contatto con i clienti che sono sempre arrivati e si sono sempre rimasti soddisfatti. Li ho visti crescere così come ho potuto vedere i cambiamenti nelle richieste della gente in tema di giocattoli”.
Proprio i gusti sono ovviamente mutati, e non poco, nel corso del tempo e gli stessi giochi si sono evoluti, passando da quelli più semplici a proposte molto più complesse anche “se alcuni prodotti sono sempre stati una garanzia e sempre lo saranno, dai giochi di società capaci di mettere insieme le famiglie e gli amici intorno a un tavolo a prodotti di marchi storici come quelli della Lego”, ci dice Marco Siddi salutandoci come sempre dietro al banco insieme alla mamma, pronti a servire gli ultimi clienti in arrivo.