Il Comune di Como nelle ultime ore, la comunicazione sul portale dell’amministrazione è di oggi 19 agosto, ha deciso di avviare per la notte in arrivo e per le prossime due un’operazione di disinfestazione sul fronte zanzare “a seguito della comunicazione, da parte di ATS, di un caso di Chikungunya a carico di un cittadino che ha soggiornato nella convalle”.
La chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette, in particolare del genere Aedes (qui tutti i dettagli dall’Istituto Superiore di Sanità). Ecco quanto la Protezione Civile fa sapere per quanto riguarda l’intervento:
INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE PER ZANZARE SUL TERRITORIO COMUNALE (CONVALLE) DAL 19 AL 21 AGOSTO 2025
- Ztl
- Area intorno alle mura
- Zone Valduce
- Como Borghi
- Caserme
- Tangenziale
- Via Milano\San Rocco
Si comunica alla cittadinanza che nella notte di martedì 19, mercoledì 20 e giovedì 21 agosto 2025, dalle ore 01.00 alle ore 05.00, verrà effettuato un intervento di disinfestazione, anche in caso di maltempo. L’intervento si rende necessario a seguito della comunicazione, da parte di ATS, di un caso di Chikungunya a carico di un cittadino che ha soggiornato nella convalle.
IMPORTANTE
Prestare la massima attenzione e non stazionare durante gli orari del trattamento, chiudendo porte e finestre in prossimità delle aree verdi. Svuotare e coprire eventuali ciotole utilizzate dagli animali domestici, evitando di stendere panni e portando all’interno delle abitazioni eventuali alimenti. La cittadinanza è invitata a seguire le istruzioni impartite dal personale tecnico.
In caso di contatto accidentale con la soluzione nebulizzata lavare abbondantemente con acqua. Lavare gli indumenti contaminati e consultare un medico se il problema persiste.
Per eventuali emergenze sanitarie (causate da esposizione accidentale) contattare il CENTRO ANTIVELENI: Ospedale Niguarda (MI) tel. 0266101029 o Ospedale Papa Giovanni XIII (BG) tel. 800883300. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Ambiente del comune di Como: 031.2521 ambiente@comune.como.it
Consigli pratici per i cittadini:
- rimuovere le tovaglie dai tavolini dei locali commerciali e prima del riutilizzo pulire con panno e detergente gli arredi.
- durante il trattamento non dovrà essere presente alcun animale domestico e persona nell’area da trattare.
- tenere chiuse eventuali finestre, rimuovere panni stesi e coprire eventuali giochi dei bambini.
- eliminare da cortili, terrazze e giardini ogni piccolo contenitore d’acqua (barattoli, bidoni, secchi, annaffiatoi ecc.)
- se si possiedono animali, prima di ricollocarli nella zona trattata, aspettare almeno un paio d’ore
- non utilizzare insetticidi, né altri prodotti chimici sugli infestanti e/o in ambienti trattati al fine di evitare l’insorgenza di reazioni chimiche che causerebbero l’annichilimento delle molecole utilizzate dal tecnico
- svuotare e pulire ogni settimana sottovasi, piccoli serbatoi, vaschette di condensa dei condizionatori, abbeveratoi per gli animali domestici
- controllare periodicamente le grondaie mantenendole libere e pulite
coprire le cisterne, pozzi e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese - tenere pulite caditoie interne e tombini evitando il ristagno d’acqua e dove è possibile chiudere con zanzariere ben tese
- non abbandonare pneumatici o qualsiasi altro contenitore che potrebbe raccogliere acqua piovana
- tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi (predatori di larve di zanzare)
- non lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna
- non lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni
- garantire una protezione meccanica nelle abitazioni con l’installazione di zanzariere alle finestre
- usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto.
La chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette, in particolare del genere Aedes.
La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale. Attualmente l’infezione è stata identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e delle Americhe. In Italia si sono verificati focolai di trasmissione locale di chikungunya nel 2007 e nel 2017 sostenuti dalla zanzara Aedes albopictus (la cosiddetta “zanzara tigre”).
Sintomi e quadro clinico
Dopo un periodo di incubazione variabile fino a un massimo di 12 giorni (in media di 3-7 giorni), si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi.
Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi nelle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.
Vettori e agente responsabile
L’infezione da virus chikungunya si trasmette attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come Aedes aegypti e Aedes albopictus (la zanzara tigre). Il virus responsabile appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.
Diagnosi
La conferma diagnostica si realizza con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue come riportato dal Piano Nazionale delle Arbovirosi (PNA). Il PNA guida le strategie e le procedure per la diagnosi e la gestione delle malattie trasmesse da zanzare, tra cui la chikungunya. Nel Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è attivo il laboratorio di riferimento nazionale per gli arbovirus.
Trattamento
Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Al momento, non sono autorizzati in Europa vaccini contro l’infezione da virus chikungunya. Recentemente un vaccino è stato approvato negli USA.
Prevenzione
La prevenzione della malattia consiste innanzitutto nell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. È utile seguire le seguenti precauzioni generali:
- Applicare zanzariere alle finestre e attivare il condizionamento almeno nelle stanze in cui si soggiorna
- Indossare vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc.) di colore chiaro, perché i colori scuri attraggono le zanzare
- Applicare repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto. Donne in gravidanza e bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo è invece sconsigliato.
Inoltre, è fondamentale tenere a mente che alcune zanzare, che sono i vettori responsabili della trasmissione di questa malattia, sono attive durante il giorno. Soprattutto nelle calde giornate estive, si manifestano con maggiore intensità nelle ore del mattino e nel tardo pomeriggio, fino al tramonto.
Per ridurre il rischio di epidemie trasmesse da zanzare del genere Aedes, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Poiché essa può riprodursi efficacemente in zone antropizzate grazie a ristagni di acqua anche minimi, è necessario eliminare nei periodi di attività del vettore sistematicamente tutti i ristagni d’acqua (ad esempio in sottovasi, contenitori aperti nei giardini) e facilitare la realizzazione periodica di campagne di disinfestazione volte a ridurre la popolazione di Aedes.