E’ di qualche giorno fa la notizia. L’associazione Luminanda e lasciano definitivamente il Chiostrino Artificio (Sant’Eufemia). Qui abbiamo riportato le parole delle anime storiche Anna Buttarelli e Chiara Gismondi
Addio meraviglioso Chiostrino, Luminanda se ne va: “Niente concessione, niente bando. L’amministrazione compie un’ingiustizia profonda”
Alle parole durissime dell’associazione seguono quelle dei giovani Dem lariani, guidati dal segretario Francesco Giudici.
“Il centro culturale Chiostrino Artificio di cui negli anni anche noi siamo stati ospiti, così come tanti altri eventi e realtà comasche e non, ha purtroppo annunciato la propria chiusura “fino a quando non ci sarà una visione politica e culturale lungimirante in merito alla concessione degli spazi pubblici destinati alla cultura”, scrivono in una nota.
“Sono stati diversi negli ultimi anni i tentativi di dialogo con il Comune per condividere una progettualità e un bando che avrebbe reso sostenibile l’attività del Chiostrino, ma dall’Amministrazione solo burocrazia o risposte che rimandassero la questione a data da destinarsi. Siamo molto tristi per questa notizia, come del resto le centinaia di persone che hanno da subito manifestato solidarietà e vicinanza a quella che risulta essere l’ennesima realtà culturale cittadina della quale l’Amministrazione Comunale comasca sembra essersi dimenticata”.
Quindi l’appello:
Sindaco Landriscina, Assessore Gentilini, vogliamo sostenere importanti luoghi di cultura cittadini o restiamo fermi e continuiamo a perdere per strada eventi e occasioni in una città a forte vocazione turistica che della cultura dovrebbe fare uno dei suoi punti forti?
Mettiamo in campo una progettualità e risorse o lasciamo fare tutto ai privati cittadini che, come nel caso della campagna di acquisto collettivo “Manchi tu nell’aria” lanciata dal Gloria, ha dato ossigeno a un’altra realtà cittadina di estremo rilievo, ancora una volta, senza alcun tipo di sostegno dal Comune.
Ricordiamo i tanti eventi che nel tempo sono andati persi, e con loro le occasioni di aggregazione giovanile e attrazione di persone in città, tra i quali il Wow festival e la relativa chiusura di “Marker”, gruppo di eventistica molto attivo propositivo i città, che purtroppo non sarà più fonte di eventi per tutta la Provincia e non solo.
Un disastro nella gestione culturale che non ha un valido perché, al quale speriamo possa essere messa una pezza da Sindaco, Assessore alla Cultura e da tutta la maggioranza comasca. Così non si può certamente andare avanti!