Domani alle 10.30 saremo alla scuola primaria di via Brogeda, accanto alle famiglie, ai bambini, ai genitori, alle maestre, a tutte le persone che vivono l’istituto.Chiuderlo è una scelta completamente sbagliata, perché una scuola in questo quartiere, che ha potenzialità enormi considerando la sua collocazione in una posizione strategica per la Svizzera e per il primo accesso al nord Europa, è essenziale per evitarne lo spopolamento. Inoltre, grazie all’educazione e all’insegnamento di valori come rispetto, solidarietà e condivisione, ricopre un ruolo fondamentale per l’azzeramento delle diseguaglianze in una zona di confine.La nostra proposta, estremamente concreta, che è anche quella del Consiglio d’Istituto, è l’accorpamento della scuola dell’infanzia con la primaria, che permetterebbe di tenere vivo e attivo il quartiere, evitando l’impoverimento sociale e un aumento ulteriore della problematica del traffico. Inoltre eviterebbe anche la chiusura della scuola materna, già decisa due anni fa dal sindaco e ancora aperta solo perché ospita provvisoriamente gli alunni di via Amoretti, in attesa della fine dei lavori in quest’ultimo edificio (a proposito, a che punto siamo?).La scuola di via Brogeda, inoltre, è anche un potenziale servizio a favore delle famiglie dei frontalieri. Visto quanto il Comune di Como riceve come ristorni per i frontalieri – 8 milioni nel 2024 – è fondamentale che tenga aperta la scuola, per restituire in servizi parte di quanto ottiene. È un tema che merita attenzione e approfondimenti.Le soluzioni alternative alle chiusure ci sono, dare una visione diversa della città e del quartiere è possibile. Basta allargare lo sguardo e fare ciò che una buona amministrazione dovrebbe fare: rispondere ai bisogni dei propri cittadini.
Ponte Chiasso è un quartiere al quale vanno aggiunti servizi, non tolti. Chiudere la scuola significherebbe svuotarlo e abbandonarlo ulteriormente, condannandolo alla desertificazione. Gli spazi eventualmente inutilizzati della scuola dovrebbero essere riempiti, magari decentralizzando servizi per le persone anziane e prevedendo un presidio stabile della Polizia Locale, invece di sottrarre un punto di riferimento essenziale per la comunità.
Rifiutiamo categoricamente l’approccio ottuso e distruttivo di questa amministrazione: eliminare i servizi alle famiglie è il modo migliore per alimentare l’inverno demografico, non serve Keynes per capirlo.
Fratelli d’Italia sarà al fianco dei cittadini per difendere il diritto dei bambini di frequentare una scuola nel proprio quartiere e per ribadire che una città che chiude le scuole è una città che rinuncia al proprio futuro.
Alla manifestazione anche Azione Como che così spiega la parteciazione:
Azione Como appoggia con grande nettezza la manifestazione di sabato organizzata dai genitori della scuola di Ponte Chiasso in via Brogeda. Scuola di fondamentale importanza per l’intero quartiere. Il Responsabile Under 30 e referente dell’area urbana di Como,
Alessandro Canova ha detto: “La scuola di via Brogeda, tra quelle previste per la chiusura, è la più importante per il territorio. Sorge in un quartiere che più di altri deve restare vivo e non diventare un semplice dormitorio. È un presidio educativo e sociale fondamentale: ha ricevuto fondi PNRR, promuove corsi di italiano per l’integrazione dei genitori e offre servizi di pre e post scuola indispensabili per le famiglie lavoratrici. A differenza di altre sedi, le nuove destinazioni non sono raggiungibili a piedi e costringerebbero molte famiglie a spostamenti in auto, aggravando il traffico di via Bellinzona. Chiuderla significherebbe indebolire un quartiere che più di altri necessita di coesione, servizi e opportunità di integrazione”.
Aggiunge il Responsabile Organizzazione di Azione Como Carlo Bordoni: “sulle scuole il Comune ha deciso di prendere una posizione francamente assurda. Che vi sia un problema di calo delle nascite e dei bambini è evidente a tutti ma se da un lato si vede il problema dall’altro la risposta del Comune è francamente populista perchè non ha creato un piano condiviso sulla città e basato su dati empirici che devono tenere conto anche della posizione delle diverse scuole. Domani saremo in piazza con grande convinzione al fianco di quella scuola e molto presto faremo un’iniziativa per promuovere la nostra idea di città che pone le famiglie al centro delle priorità. Noi ci siamo assunti la responsabilità di promuovere un piano scuole alternativo a quello del Sindaco che prevedeva anche una doverosa razionalizzazione delle scuole ma che va fatta con raziocinio, ingrediente che manca a questa amministrazione nella gestione delle scuole”.
Conclude il Segretario Provinciale Lorenzo Pedretti: “Azione Como parteciperà a questa manifestazione con una sua delegazione ma ora è anche venuto il momento di dire basta a questa gestione delle scuole. Una non-gestione che può portare un grave danno alla città e a tutti i suoi quartieri. Quando parliamo della scuola di via Brogeda parliamo di una scuola importante per tutto il quartiere e non possiamo permettere che il quartiere di Ponte Chiasso venga abbandonato a sè stesso e chiudere quella scuola vuol dire chiudere un presidio educativo e sociale fondamentale. Noi non ci stiamo e siamo al fianco dei genitori in questa iniziativa come tutte le opposizioni”.
E anche la Lega sarà presente a Ponte Chiasso in piazzale Anna Frank (9.30 – 12), con un banchetto dove verranno raccolte le firme per protestare contro la riorganizzazione delle scuole voluta dalla giunta Rapinese.