Giorni tristi per i buongustai della città.
Ha chiuso infatti Il Salumaio, la storica gastronomia di via Cesare Cantù, regno indiscusso di ogni possibile prelibatezza, con le sue valdostane come neanche la mamma le fa così buone, la mostarda senza la quale nessun bollito sarà più lo stesso e mille altre delizie di cui sarà impossibile non sentire la mancanza.
“Non avevamo in programma di andare in pensione e la nostra clientela ci è sempre stata affezionata e non è mai mancata ma la pandemia ci ha messi davanti alla necessità di fare dei cambiamenti che non ci siamo sentiti di affrontare e così abbiamo preso questa decisione”, spiega Natale Farumi che, con la moglie Aurelia, per 32 anni è stato dietro il bancone del Salumaio.
Non tanto, quindi, un calo nelle vendite o il desiderio di godersi la meritata pensione ma la scelta di fermarsi davanti a un modo nuovo di lavorare e rapportarsi con la clientela radicalmente diverso da quello a cui erano abituati: “Bisognava cominciare a ragionare con l’online e per noi sarebbe stata una rivoluzione troppo grande – spiega – se fossimo stati più giovani l’avremmo fatto ma abbiamo preferito anticipare di qualche anno la pensione e lasciare il posto a qualcuno più al passo con i tempi”.
E così in aprile, al posto dello storico Salumaio, aprirà Burgez, fast food di qualità nato a Milano da un’idea dell’imprenditore Simone Ciaruffoli pochi anni fa e che conta già una decina di locali tra il capoluogo, Roma e Torino. E che ora è pronto a sbarcare anche nella nostra città.
Contattata per un intervento l’azienda ha inviato questa nota:
Burgez è la prima catena in Italia di fast food di qualità.
È presente con 11 punti vendita, 8 a Milano, 1 a Roma, 1 a Torino e uno a Monza.Aprirà in aprile a Como e per il 2021 sono in previsione 10 aperture in tutta Italia.Ciò che contraddistingue Burgez è la qualità dei suoi hamburger in stile americano, ma anche la sua comunicazione irriverente.La sua comunicazione è oggetto di studio continuo e di tesi da parte degli studenti di marketing italiani.
Per questo motivo nel novembre scorso Mondadori decide di pubblicare “Il Vangelo secondo Burgez” scritto dal suo fondatore Simone Ciaruffoli, libro nel quale si racconta tutta la storia e i segreti della repentina ascesa del fast food più amato e odiato d’Italia.
2 Commenti
E con questa, in quella zona nel raggio di 150 metri ci saranno ben tre haburgherie, che fantasia culinaria…
La mia nonna Elisa Savonelli, classe 1881, nata in quella casa, era dietro il …bancone all’apertura del begozio