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Como, Confesercenti si scaglia sui centri commerciali: “Vendono merce vietata, il prefetto controlli”

Pochi giorni fa l’appello al governo per rinviare le scadenza sul cambio, con aggiornamento tecnologico, dei registratori di cassa degli ambulanti.

Como, Confesercenti: “Mercati chiusi nel weekend? Si rinvii l’obbligo del nuovo registratore di cassa”

Ieri il rilancio, con la richieste di tenere aperti i mercati, chiusi con il nuovo Dpcm che ha istituito la zona rossa per Como e tutta la Lombardia.

Covid – Confesercenti sbatte i pugni: “Riaprire subito i mercati, sono sicuri e controllati mai un contagio”

Oggi Confesercenti si scatena sui tema dei centri commerciali, che per quanto “dimezzati” (è chiusa la gran parte dei negozi delle gallerie, così come diversi reparti che non vendono alimentari o generi essenziali) possono proseguire le attività.

“Facciamo appello al Prefetto affinché venga rispettato il Dpcm del 3 Novembre e vengano effettuati controlli nel tanti centri commerciali – si legge in una nota ufficiale – dove si continuano a vendere abbigliamento e altri accessori vietati dalla normativa: si tratta di sleale concorrenza verso i mercati che sono chiusi”.

“Auspichiamo – conclude il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – che il Governo riveda presto i divieti e consenta a tutti di tornare a vendere abbigliamento e gli altri prodotti che si trovano nei mercati e nei centri commerciali, fino a quel momento i divieti e le regole devono valere per tutti”.

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3 Commenti

  1. Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
    Noi vendiamo SOLO articoli natalizi e se nessuno controlla e gli ipermercati si sentono liberi di rischiare e di portarci via le vendite noi cosa riapriamo a fare??
    Il dio denaro ha sempre la meglio sulle coscienze di chi come noi HA CHIUSE PER EMERGENZA SANITARIA, per contribuire nel nostro piccolo a evitare l’espansione di questo maledetto COVID, ma i grandi no, se ne fregano e i clienti comprano, girano e così siamo tra le provincie messe peggio in Italia.
    Evviva le coscienze e evviva la concorrenza leale.
    La mia stima a chi ha scritto questo articolo, forse troppo tardi….

  2. Il solito Casartelli fazioso e partigiano. Forse non ha ancora capito che i sacrifici di oggi potrebbero con
    sentire di riaprire fra qualche settimana. Meglio così o chiudere tutto fino a non si sa quando?

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