Pur encomiabili, non bastano le Guardie Ecologiche Volontarie e l’Ispettore Ambientale per contrastare l’abbandono di rifiuti (o gli errori nell’esposizione dei sacchi per il ritiro) sul territorio del comune di Como.
Anzi, Palazzo Cernezzi ha messo nero su bianco come “il fenomeno dell’abbandono di rifiuti sia sempre più diffuso in città” e come, dall’altro lato, “sia arduo risalire ai trasgressori, che nella maggior parte dei casi agiscono in orari notturni e in località remote riducendo sensibilmente la possibilità di essere identificati”.
E dunque, nella caccia agli incili o agli incorreggibili distratti, il comune di Como ha deciso di avvalersi di nuovi sistemi di videosorveglianza con verifica da remoto, così da identificare con certezza chi abbandona i rifiuti in città.
In particolare, l’amministrazione ha optato per usufruire di telecamere mobili collegate con una piattaforma interattiva che permetta di gestire da remoto le attività di controllo (rispettosa della privacy). L’incarico è stato già aggiudicato alla ditta Alma Sicurezza di Bologna per una cifra complessiva circa di poco inferiore agli 11mila euro.