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Como, rabbia di un’infermiera: “Autisti senza mascherina e no controlli sui passeggeri nei bus”. Asf: “500 verifiche al giorno, 10 irregolari”

Tema caldissimo negli ultimi mesi è quello dei bus, ovviamente in chiave anti pandemica.

I mezzi pubblici sono accusati spesso di essere luoghi di assembramento e dove non verrebbe rispettato l’obbligo di mascherina o il possesso del green pass.

Chiaramente la situazione diventa più complessa negli orari caldi, cioè ingresso-uscita dalle scuole. Ora arriva la denuncia di un’infermiera di un ospedale del territorio (nome e cognome conosciuti dalla redazione ma che manteniamo anonimi per tutelarne la posizione lavorativa).

“La situazione è diventata insostenibile sui mezzi pubblici – racconta – tutto è peggiorato da quando è stato tolto l’obbligo di mascherina all’aperto, con il tempo, soprattutto i giovani hanno cominciato a non metterla più nemmeno nei luoghi chiusi”.

La questione, denuncia la donna, ruoterebbe attorno al personale Asf (gestore del trasporto pubblico nel Comasco): “Troppi pochi controlli sui pullman – segnala – molti autisti non mettono la mascherina e non controllano se i ragazzi la indossino correttamente. Da un lato però li posso capire, poiché devono concentrarsi a guidare. Non parliamo poi del Green Pass che, nonostante l’obbligo da lunedì, che io abbia visto non è mai stato verificato (da precisare come il super green pass non sia necessario sul trasporto pubblico dove basta il green pass base, Ndr)”.

La situazione parrebbe seria, almeno stando al racconto: “Io sono infermiera e faccio centinaia di tamponi ogni giorno – racconta – da quando sono iniziate le scuole, l’età media dei contagiati si è pericolosamente abbassata. Anche i professori sono tra le categorie maggiormente più colpite dal Covid in questi ultimi tempi. I bus e pullman stanno diventando luoghi di contagio troppo pericolosi”.

Abbiamo contattato Asf per cercare di trovare risposte a questa segnalazione:

Su tutti i nostri mezzi vige l’obbligo di indossare la mascherina, come indicato anche dalla cartellonistica presente su ogni mezzo. Una regola, in questo periodo, che anche il buon senso imporrebbe di rispettare. L’autista effettua un controllo al momento della salita sul mezzo, ma durante la marcia deve comunque concentrarsi sulla guida. In caso di infrazione, può fare intervenire le forze dell’ordine per le sanzioni del caso.

Per quanto riguarda i controlli green pass, Asf li effettua con il proprio personale a terra, prima della salita sui mezzi e a campione, con l’ausilio di guardie giurate. Nei primi giorni dall’entrata in vigore della normativa, sono stati effettuati controlli a campione – circa 500 al giorno – a Como (Piazza Matteotti, Camerlata, Piazza Vittoria) e a Erba. Sono una decina in tutto le persone a cui è stata impedita la salita sui mezzi per mancanza/irregolarità del green pass.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Un commento

  1. Confermo che alcuni autisti non la indossano e anche qualche ragazzo ( ma a volte anche qualche adulto) non la indossa in autobus e dirlo è spesso inutile….
    Controlli mai visti! Nemmeno in passato

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