Una dipendente del Comune di Como è stata licenziata per questioni disciplinari. Non note, almeno per ora, le cause esatte del provvedimento (l’identità è ovviamente coperta da privacy, ndr) ma si tratta comunque di un evento non di certo frequente a Palazzo Cernezzi. Dopo l’avvio del procedimento disciplinare nei confronti della lavoratrice, risalente allo scorso 20 aprile, si è conclusa pochi giorni fa l’istruttoria relativa all’atto originario. E alla fine, secondo l’amministrazione è “risulta accertata la responsabilità della dipendente”. Da qui il licenziamento, con preavviso. L’ultimo giorno di lavoro per la dipendente dell’amministrazione sarà dunque il prossimo 31 luglio.
A titolo generale, le cause di licenziamento nella pubblica amministrazione possono essere: assenze ingiustificate che provocano difficoltà organizzative, rifiuto a lavorare dopo il periodo di malattia, presentazione di un falso certificato medico, assenze durante le visite fiscali, falsificazione delle presenze, furto, abbandono del posto di lavoro, insubordinazione.
7 Commenti
Forza Sindaco, continua così! Era ora che i dipendenti nullafacenti del comune si rendano conto che non è più tempo di sollazzarsi, c’è da lavorare!
Ma quali pressioni … diciamo che finalmente c’è una Amministrazione che presta attenzione al funzionamento dell’apparato comunale che di certo non ha mai brillato per efficenza. Evidentemente c’è qualcuno che non ha ancora capito che il fumo ha cambiato direzione.
Sempre le solite pressioni psicologiche …. Quando c’è insurrezione e contestazione tra i dipendenti comunali che stanno protestando per come vengono trattati, viene fuori il solito articolo per mettere paura e sgonfiare la bolla di protesta…
era ora che il Sindaco si facesse rispettare.
Con Rapinese gli sfaccendati dipendenti comunali avranno pane per i loro denti, via uno!
Ma va a ciapà i rat!
Concordo con Rapi for president, finalmente qualcuno che fa lavorare gli uffici comunali!
Oggi licenziata > domani causa contro il Comune > dopodomani reintegrata.