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Como: “Due milioni di euro per la scuola Foscolo, non chiamatelo investimento è spreco di denaro pubblico”

Lo scorso 8 novembre Etv ha anticipato la notizia: l’amministrazione del sindaco Alessandro Rapinese aggiornando il piano triennale dei lavori pubblici 2025/27 stanzierà denaro per la riqualificazione di alcune scuole della città. Ingente la cifra destinata all’istituto Foscolo di via Borgovico, due milioni di euro. Come noto si tratta della scuola che dovrebbe accogliere gli studenti della Corridoni di via Sinigaglia il cui destino, segnato sempre dall’amministrazione è quello di essere abbattuta per farne un autosilo.

Futuro non scontato al momento visto il ricorso al Tar avviato dalle famiglie e per cui la raccolta fondi si è chiusa giusto ieri. Tornando ai due milioni di euro oggi è arrivata una nota di Simone Molteni, presidente del consiglio d’istituto Como Borgovico (di cui la Corridoni fa parte):

Per favore non chiamatelo investimento, è spreco di denaro pubblico.

Leggiamo dai giornali che l’amministrazione comunale starebbe per votare una variazione di bilancio per destinare due milioni di euro alla scuola Foscolo per ampliare gli spazi e poter così accogliere una parte (imprecisata) degli alunni della Corridoni. Vorremmo chiarirlo subito: non si tratta di investimenti ma di spreco di denaro pubblico. Spreco che si aggiunge allo spreco di risorse deciso con la delibera del primo ottobre.

In tutte le occasioni i consigli d’Istituto hanno denunciato il modo di procedere del Comune e hanno votato contro questi piani perché farciti di decisioni assurde e impraticabili. Gli Istituti si sono sempre resi disponibili a ragionare su un vero piano di razionalizzazione che prevedesse magari anche un piano complessivo di manutenzione ordinaria e straordinaria (totalmente assente). Negli ultimi anni anche le richieste più semplici (tipo la pulizia delle grondaie o la presenza di qualche infiltrazione) vengono segnalate dalle scuole e nella maggioranza dei casi sono totalmente ignorate dal Comune portando ad un ammaloramento delle strutture tanto inutile quanto costoso. Spreco, in altre parole.

La concertazione con gli istituti scolastici è prevista per legge, oltre che dettata dalla logica più elementare. Il Comune è proprietario di tanti immobili sparsi nel territorio, ma solo chi li usa ogni giorno conosce esigenze e problemi che man mano si presentano. Ogni piano di razionalizzazione che non prenda in minima considerazione i pareri di chi li vive porta per definizione allo spreco di denaro pubblico.

I consiglieri comunali che hanno votato il piano scuole non han fatto nemmeno un sopralluogo. Nemmeno Davide Bernasconi, presidente della commissione costituita ad hoc. E questo nonostante si fosse segnalato fin dall’anno scorso che i dati di partenza del comune erano totalmente sbagliati. Dati incoerenti e paradossali in sé stessi: scuole con occupazione superiore al 120% (quindi strapiene secondo il Comune) oggi accettano ancora nuove iscrizioni mentre altre scuole che per il Comune risultano mezze vuote nella realtà non possono accettare nuove iscrizioni e hanno liste d’attesa inevase ogni anno.

Gli istituti hanno segnalato in ogni modo che le chiusure previste farebbero perdere i laboratori e addirittura le aule di sostegno per gli alunni più fragili e andrebbero sprecati tutti gli investimenti effettuati con risorse pubbliche (come PNRR) e comunali (es. il nuovo tetto della Corridoni è stato ultimato meno di un anno e mezzo fa). Era questa l’intenzione del comune? Da mesi attendiamo risposte dalla vicesindaco Roperto che ha la delega ai servizi educativi ma non ha mai fatto sentire la propria voce.

E poi abbiamo segnalato che le soluzioni proposte sono assurde: spostare nelle ore di punta 210 alunni su via Borgovico e Tavernola (con un tragitto minimo di 14 km o 21 km per chi non può mangiare in mensa) è impraticabile per i genitori e tragico per la viabilità. Senza parlare del fatto che alla Foscolo le auto dovrebbero sostare senza averne lo spazio.

Ci è stato raccontato a inizio settembre che non c’erano proprio i pochi soldi necessari al rivestimento della Corridoni e ora ci sono 2 milioni per lavori inutili alla Foscolo? Manca sia la visione che la programmazione. Questo progetto non può portare che a spreco perché ogni spazio deve essere disegnato sulle specifiche funzioni: una mensa è diversa da un’aula di sostegno o da un laboratorio di musica. Come può pensare il Comune di spendere tutti questi soldi senza aver chiesto al diretto interessato (la scuola) quali sono le reali esigenze?

E poi perché questi investimenti non sono stati inclusi (come dovrebbe essere) nel cosiddetto piano di razionalizzazione di ottobre? Se il Comune si è (finalmente) accorto di aver sbagliato quel piano allora ritiri quella delibera e troviamo delle soluzioni intelligenti. Ma evitiamo questa continuo procedere a tentoni perché il risultato sarà solo quello di peggiorare le cose e sprecare risorse preziose. Per questi e per molti altri motivi contestiamo con forza che si parli di razionalizzazione. Qui vediamo solo improvvisazione, spreco di risorse pubbliche e poca considerazione per chi paga le tasse.

Riassumiamo il percorso tragicomico di questa amministrazione comunale. Due anni fa, senza preavvisi e senza un minimo di confronto, il Comune decide di chiudere varie scuole pubbliche (Magnolia ecc). Non ci riesce perché i genitori fanno ricorso e vincono. L’anno scorso, senza preavvisi e senza un minimo di confronto, il Comune decide di chiudere altre scuole, tra cui la Sauro di via Perti, invitando i genitori della Sauro a trasferire i propri figli alla Corridoni. Anche questa volta nessuna di queste scuole chiuderà perché i genitori fanno ricorso e vincono. Quest’anno, sempre senza preavvisi e senza un minimo di confronto , il Comune decide di chiudere altre scuole, tra cui proprio la Corridoni appena individuata dallo stesso Comune come meta sicura per i nomadi scolastici della Sauro.

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