Sul botta e risposta che si sta susseguendo in questi giorni sui maxi dehors fissi al suolo che, dopo l’approvazione della delibera specifica in consiglio comunale, ora dovranno essere smantellati nel periodo estivo (con possibilità di rimpiazzarli con tavolini e ombrelloni) salvo poter poi essere montati per i mesi invernali (qui i dettagli), arriva una nuova presa di posizione.
A intervenire questa volta è Stefano Legnani, consigliere comunale PD. Ecco le sue parole:
In questi giorni ci sono stati vari interventi, non tutti corretti rispetto alle previsioni normative, con riferimento alla modifica del regolamento edilizio del Comune di Como.
È vero infatti che la legge prevede per le strutture stagionali, da non confondere con la collocazione di tavoli e sedie che non è soggetta alle norme edilizie ma solo a quelle sull’occupazione dello spazio pubblico, una durata non superiore a 180 giorni mentre il regolamento di Como lo consentiva per 8 mesi dal 1 ottobre al 31 maggio, ma è altrettanto vero che la legge consente di installare anche strutture permanenti.
Da qui una domanda: se l’ attuale art. 67 del regolamento, pur non del tutto coerente con la legge, prevede un massimo di 8 mesi per le strutture stagionali, ora ridotti a 180 giorni, perché Rapinese, che si professa rispettoso delle regole, in questi tre anni da quando è stato eletto non le ha mai fatte rimuovere entro il 31 maggio come avrebbe dovuto? Ma, al di là della polemica sulla nuova norma del regolamento comunale e sulle strutture stagionali o permanenti, non è giunto il momento di fare una riflessione più generale sulle situazioni di vie e piazze della città che, spesso pesantemente occupate da ombrelloni e tavolini, non si possono più definire tali? La città e i suoi cittadini si aspettano una programmazione che sia rispettosa dei luoghi e di chi li vive.
Stefano Legnani, consigliere comunale PD