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Como e la rinascita della vecchia caserma, dubbi pesanti: “Il progetto rischia di peggiorare una situazione già critica. Vi spiego perché”

ComoZero ha anticipato il progetto per la rinascita totale della vecchia caserma De Cristoforis, pubblicando immagini e definizioni progettuali in assoluta anteprima qui: Como, nell’ex caserma De Cristoforis una rivoluzione da 65 milioni: mega piazza, parco e servizi.

C’è però chi solleva perplessità. E’ il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari. Scrive in una Nota:

Da tempo, e più precisamente da quando è stata ventilata l’ipotesi della ristrutturazione della Caserma Cristoforis in una cittadella degli uffici, sollevo il rischio che un simile intervento possa trascurare alcuni aspetti fondamentali del contesto urbano in cui si inserisce. Il progetto, senza dubbio ambizioso, rischia di diventare un altro esempio di edilizia pensata senza una visione complessiva della città.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la progettazione non sembra aver considerato a sufficienza la mobilità e l’accessibilità dell’area.

La caserma, infatti, si trova in una zona poco servita dal trasporto pubblico, con vie strette e difficili da percorrere, che già oggi soffrono di gravi problemi di viabilità. L’arrivo di 400 dipendenti e degli utenti che frequenteranno gli uffici potrebbe mettere a dura prova una zona che non è attualmente in grado di accogliere un afflusso così importante.

Inoltre, la mancanza di un piano per i parcheggi rappresenta una lacuna enorme.

Senza soluzioni adeguate, come un autosilo interrato sotto la piazza, il progetto rischia di peggiorare una situazione già critica per quanto riguarda la gestione del traffico e il parcheggio. Non si può pensare che un intervento edilizio di tale portata possa avere un futuro senza affrontare queste problematiche urgenti.

Questo è un punto che ribadisco da anni: il progetto della Caserma De Cristoforis, per quanto interessante dal punto di vista edilizio, non è inserito in una visione urbana più ampia. Senza soluzioni concrete per migliorare l’accessibilità, la mobilità e il trasporto pubblico, rischia di diventare una causa di congestione anziché una risorsa per la città.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale devono comprendere che un progetto di questa portata non può essere avviato senza un piano globale che risponda alle necessità di una città in continua evoluzione. Solo con una visione strategica che includa la riqualificazione delle infrastrutture e un miglioramento della mobilità, il progetto potrebbe realmente diventare un’opportunità per Como.

Stefano Molinari – Presidente provinciale Fratelli d’Italia

 

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