Mentre in città si discute sempre più animatamente di parcheggi, chiusure scuole, ciliegi e del nuovo stadio, ecco che viene sottolineato un altro elemento di criticità: la scarsità di agenti della polizia locale e l’insicurezza diffusa che spaventa i cittadini.
Ad approfondire il tema, per Forza Italia, sono Helga Bellugi, Davide Gervasoni e Luigi Bottone.
Ecco la loro analisi:
I recenti episodi di molestie e minacce nel centro di Como confermano un problema evidente: la città non è adeguatamente presidiata, soprattutto la sera e la notte, mettendo a rischio i cittadini e le donne in particolare, che troppo spesso non si sentono sicure nel rientrare a casa.
Mentre in Comune esplode la polemica sui premi al personale, con delibere ritirate e tensioni interne, l’Amministrazione continua a ignorare la vera emergenza: la sicurezza della città.
La Polizia Locale conta oggi circa 75 agenti, con un rapporto di 1 agente ogni 1.120 residenti, contro 1 ogni 450 a Milano e 1 ogni 650 a Brescia. Nemmeno i 15 nuovi agenti previsti nel 2026 miglioreranno da subito la situazione, poiché dovranno affrontare mesi di formazione prima di essere realmente operativi — e anche con il loro arrivo il rapporto scenderebbe appena a 1 ogni 930-950, rimanendo uno dei più sfavorevoli della Lombardia.
A questo si aggiunge che oltre il 50% del personale è impegnato in mansioni d’ufficio, riducendo ulteriormente la presenza sul territorio. Un dato ancora più critico in una città come Como, sempre più invasa dai turisti, con un afflusso che moltiplica la popolazione presente e richiederebbe un controllo molto più costante.
È necessario invertire la rotta: riportare più agenti in strada, assegnare le funzioni amministrative a personale dedicato e puntare a un organico adeguato, con almeno 1 agente ogni 650.
Helga Bellugi, Davide Gervasoni, Luigi Bottone
