E’ finito in un buco nell’acqua l’appalto del Comune di Como per adeguare le scuole cittadine alle prescrizioni di Ats Insubria. La vicenda prende le mosse nel 2021, quando l’amministrazione realizzò il progetto di fattibilità per intervenire su una serie di edifici scolastici con una spesa di 1 milione e 45mila euro. Fu poi lo studio Arco Architetture di Giussano, con un incarico aggiudicato per 62mila euro, a realizzare il progetti definitivi ed esecutivi.
Per quanto riguarda la suddivisione delle cifre, venne stabilita la seguente: per le scuole dell’infanzia vennero previsti 39mila euro, per le primarie 94mila, per le medie 680mila euro mentre per altri incarichi professionali 150mila euro.
Il 27 dicembre 2023, poi, la Giunta Rapinese approvò il progetto esecutivo complessivo sempre per il già citata somma di un milione di euro. Infine il 27 settembre scorso l’amministrazione ha tentato di appaltare i lavori tramite procedura negoziata, senza bando, consultando 5 operatori e affidando poi sulla base del prezzo più basso offerto. Ma il 29 ottobre ecco l’amaro esito: nessuna offerta in Comune, gara deserta.
6 Commenti
Peggio dei peggiori partiti.
Altro “FLOPO” per Superman
Flop di Rapinese??? NOOO e impossibile lui è un genio (con la cilappa)
Perché hanno invitato solo 5 operatori? Se non sbaglio la legge impone un minimo di operatori da invitare ma non un massimo.
Così risolvi il problema delle gare al massimo ribasso (procedura negoziata!!!). Vanno deserte e poi con affido diretto le dai a chi ti pare, senza badare a spese!!!
Non è proprio cosi