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Como, il centro sportivo nel degrado. Il presidente D’Orta: “Il Comune ha preferito mandarlo in rovina”

Le pessime condizioni di abbandono del centro sportivo di Lazzago – “casa” della storica Ardisci e Spera, a cui è stata revocata la concessione dal Comune per circa 120mila euro di debiti, e poi della neonata Ardisci Maslianico – hanno suscitato sentimenti di sconforto e rabbia nel presidente del nuovo sodalizio, Stanislao D’Orta, che ha contattato la redazione.

“Ho visto le immagini, sono terribili – esordisce – Purtroppo il Comune, piuttosto che cercare un accordo, e dal nostro punto di vista sulla base di calcoli arbitrari, tra lasciare il centro sportivo in rovina e mandare via noi ha scelto la prima strada. Ora vediamo i risultati. Da lì, tra l’altro, passano ogni giorno migliaia di persone in auto. E quella è una delle prime immagini che Como offre di se stessa: campi da calcio distrutti e strutture abbandonate dal Comune di Como”.

Il presidente dell’Ardisci Maslianico torna sulla questione degli oltre 100mila euro reclamati da Palazzo Cernezzi: “Innanzitutto, la concessione è stata revocata all’Ardisci e Spera, non all’Ardisci Maslianico – specifica – Ma al di là di questo, c’è stata una chiara volontà di mandarci via senza voler tentare alcuna mediazione. Noi negli anni abbiamo mantenuti i campi, spendendo anche 5mila euro proprio per proteggerli dai danni dell’estate e del caldo nei periodi senza attività, abbiamo rifatto la copertura degli spogliatoi perché pioveva dentro, abbiamo portato l’illuminazione a led nel campo a 7 che non l’aveva, abbiamo dovuto fare i conti con le caldaie che non funzionavano e nel 2020, nonostante lo stop per il Covid, ci siamo trovati con una bolletta dell’acqua uguale a quelle degli altri anni, per una perdita mai riparata. E non sto a elencare tutte le manutenzioni ordinarie che garantivamo, dal bar a tantissime altre cose, peraltro senza avere niente in cambio dal Comune. Lazzago per noi era un pozzo senza fondo, ma vederlo ridotto così dopo tanto impegno è impressionante”.

“Se il sindaco poi pensa che una società con 200 tesserati, con allenatori selezionati e con tutti gli altri impegni a cui bisogna fare fronte, possa ‘fare soldi’, si sbaglia di grosso – aggiunge il presidente – I soldi si mettono e basta. Ad ogni modo, per noi quel centro, pur con tutti i suoi problemi, era parte integrante di un progetto di crescita e anche per questo ci eravamo impegnati nel realizzare un project financing per migliorarlo, su cui ovviamente l’amministrazione non ci ha mai dato nemmeno una risposta. Sportivamente, dunque, quello che vediamo oggi è una sconfitta, tanto che dovendo fare a meno di quei campi abbiamo anche dovuto rinunciare a una squadra. Ma soprattutto, chi ci perde per le scelte del sindaco, è la città di Como”.

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13 Commenti

  1. Spiace , al di fuori di torti e/o ragioni, che qui e altrove (altri campi della città) ci vadano di mezzo bambini, ragazzini e ragazzi che amano lo Sport e che sono in attesa di sapere se avranno o meno un campo in cui giocare ….

  2. 120mila di debiti mai onorati e fanno pure la morale, GdF, Agenzia delle Entrate, controllino più attentamente questi comportamenti da Furbetti a spese della collettività.

  3. Buongiorno.
    Personalmente affiderei in gestione il centro sportivo alla scuola superiore confinante per il miglior utilizzo possibile… sempre se interessata…
    Mi piacerebbe sapere quanto eventualmente il Comune richiedeva alla Società sportiva anno per anno e quanto ora potrebbe richiedere per il futuro.
    Grazie.

  4. Spero che pian piano(purtroppo) vi rendiate tutti conto ha chi è stata data in mano la NOSTRA città …purtroppo nn essendoci alternative l unica soluzione era l astensione dal voto ..

  5. Il presidenteD’orta che gestiva la struttura è esente da colpe ?? Bisogna dire le cose come sono realmente. Mi sembra che gli sia stata revocata la gestione perché come più socetà sportive avevano pendenze col Comune, in più c’erano società sportive che si allenavano presso lo stesso centro sportivo. Gratis ???? Ma’ Insomma oggi in questo paese chi vuol fare rispettare le regole passa per arrogante ! Meglio prima che non controllava nessuno, e tutti facevano quello che volevano !!! Tutta la vita questa amministrazione….

  6. Perfetto biglietto da visita di una città ostile verso i cittadini e asservita ai ristoratori, bottegai e B&B.

  7. Dispiace questo stato d’abbandono. Spero che il Comune provveda ad affidare il centro a qualche società sportiva

  8. Per i votanti di “secondo livello”, pensateci bene a candidare questo personaggio. Una cosa è la città, che a momento debito lo rimanda a casa, una cosa è beccarlo in Provincia a fare lo spavaldo, come d’abitudine.

    1. Quelli prima dello spavaldo invece hanno accumulato “solo” 120 mila euro di crediti per concessione non incassati. Bello fare i fenomeni con i soldi degli altri. Complimenti anche a loro.

  9. Io non vorrei mai avere a che fare con l’AD di Dio.
    E i Santi in Paradiso stanno schisci e muti.
    Risultato: il limbo. Al quale scotta il Q.

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