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Clamoroso caso nel calcio a Como: il Comune toglie il campo alla società che unisce due glorie storiche

Clamoroso scossone al centro sportivo di Lazzago: il Comune di Como ha revocato la concessione all’Ardisci Maslianico, società storica che dal 2019 unisce il Maslianico e l’Ardisci e Spera, sodalizi antichi e gloriosi nati rispettivamente nel 1902 e nel 1906 (entrambe più “vecchie” del Como, insomma).. I vertici sportivi si infuriano: “Impossibile parlare con lo sceriffo, come si chiama anche lui”.

Ricapitolando la vicenda, Palazzo Cernezzi ha cacciato l’Ardisci Maslianico per una questione di bollette non saldate e accumulate nel corso di più anni per una somma che dovrebbe aggirarsi sui 100mila euro. Tanti soldi per una Asd, come rimarca il presidente della società Stanislao D’Orta. “Noi abbiamo cercato il dialogo e avevamo tutte le intenzione di pagare – commenta – ma ovviamente non si può non tener conto degli investimenti che abbiamo fatto sul centro sportivo e sui tantissimi problemi non dipendenti da noi a cui abbiamo dovuto provvedere. Dagli spogliatoi, alle gigantesche perdite d’acqua, dall’impossibilità di affittare i campo in sintetico perché impraticabili, fino a tanti altri problemi che dal 2019 a oggi non hanno mai trovato una soluzione o un aiuto dall’amministrazione”.

“Ma non solo – prosegue D’Orta – sin dalla scorsa amministrazione avevamo protocollato un progetto per svariati milioni per portare il centro all’avanguardia tramite un project financing. Risultato? Mai avuta una risposta. Allora abbiamo almeno chiesto di avere un allungamento della concessione su più anni, per ripianare il dovuto ma intanto investire e sviluppare il centro. Anche qui è arrivato un no. Abbiamo cercato il dialogo e abbiamo chiesto un piano di rientro. Ma a una società dilettantistica come la nostra è stato proposto di dare 100mila euro in 18 mesi. Impossibile, insomma”.

Alla fine, dunque, è già il momento del trasloco e dell’addio dell’Ardisci Maslianico al centro Piero Russolillo di Lazzago: “Stiamo traslocando, lasciamo il centro e concentriamo tutto a Maslianico. Se è un problema? Certo che lo è ma con questa amministrazione parlare e trovare soluzioni è impossibile. Almeno a Maslianico è un altro mondo, con il Comune abbiamo ottimi rapporti. La differenza con Como si vede tutta”.

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32 Commenti

  1. Mio figlio di 8 anni si allena a Maslianico. Paghiamo €350 all’anno per un allenatore che sta al cellulare e lascia correre i bambini in giro, ci danno una maglietta e un paio di pantaloncini e calzini di produzione ungherese. Ci sono più di 30 bambini nella categoria 7-8 anni. Questo significa 10.500 euro all’anno secondo i miei calcoli. Aggiungendo tutte le altre categorie non so quanto guadagnino annualmente????

    Tutto ciò che vedo è che hanno recentemente ristrutturato completamente il bar (inutile), l’area dei posti a sedere sotto lo stadio (non so perché). Ho debiti da pagare, non continuo a ristrutturare la mia casa. Prima pago i miei debiti.

  2. magari smettiamo di fare gestire le cose a quel noto consigliere comunale.
    Chi ha orecchie per intendere, intenda…

  3. “Bene” così. Verrà un giorno in cui le associazioni benemerite da “maltrattare” finiranno, e allora, anche chi oggi plaude assaggerà il sapore della scure, come già successe ai fan giacobini della ghigliottina. Anche questa situazione dimostra l’incoerenza dell’amministrazione: bisogna promuovere lo sport per evitare che i giovani prendano brutte strade (ottimo concetto); ah si però deve essere tutto a saldo zero per il Comune, e tutti gli incastri devono essere sciolti con immediata risoluzione dei rapporti.. Ma l’ente pubblico non dovrebbe invece richiamare le associazioni a rispettare i propri obblighi tendendo una mano in aiuto, fornendo contributi, dilazioni e quant’altro possa alla fine essere utile al bene della cittadinanza?

  4. Si propongono project milionari… e non si hanno 100.000 euro per onorare un debito? Oltretutto il debito rimane e dovrà essere comunque pagato. Vero? Infine, perché un debito del genere con il comune di como e, se ho ben compreso, nessuno con il comune di Maslianico? Como è forse di serie B?

    Ps ma noi (e)lettori di sinistra, per antipatia verso Rapinese, siamo disposti perfino a rinnegare anni di battaglie per il rispetto delle regole?

    1. Forse perchè il Comune di Maslianico collabora maggiormente con l’associazione sportiva e compartecipa alle spese dell’impianto pubblico. Ricordiamoci che gli impianti sportivi, di norma, sono beni pubblici al servizio della collettività e quindi non mi sembra così fuori dal mondo che l’ente pubblico ne sostenga le spese o almeno una parte.

  5. Fa bene avanti così Sindaco,le società devono pagare il dovuto,noi comuni mortali non possiamo sgarrare a non pagare bollette e tasse altrimenti ci rovinano subito,quindi ai sapientoni che difendono questi che non pagano possono tranquillamente metterci i soldi loro,piantatela di fare i qualunquisti Rapinese avanti tutta

    1. Il principio è corretto,ma si parla di giovani,aggregazione…quindi è anche nell’interesse del Comune scendere a compromessi,altrimenti via loro,chi paga ora i 100000€ ? …a meno che,debbano costruire case…

  6. Io sono solo contento quando gli enti pubblici spendono (bene) i soldi delle mie tasse per asili nido, sport, attività sociali, ….
    Ancora non mi è chiaro a cosa Rapinese voglia dedicare i soldi risparmiati da tutte le sue iniziative contro le società sportive, le associazioni di quartiere, gli anziani, le famiglie con bambini piccoli,….

  7. riporto dalla campagna elettorale di aprile/giugno 2022 del candidato sindaco A. Rapinese :
    “Ogni maledetto giorno senza la vasca è possibile che ci sia un ragazzo che prenda strade sbagliate.”

  8. Rimango, come altre volte, perplesso nel modo in cui l’ente pubblico porta avanti (o in questo caso tronca) la comunicazione con i concessionari dei beni di sua proprietà… Nell’interesse comune si dovrebbe favorire un rapporto costruttivo ancorato agli accordi scritti, con lo scopo di valorizzare le finalità sociali del concessionario e la buona gestione dei beni pubblici. Mi sembra sia andato tutto al contrario, non può essere colpa solo di una parte.
    Doveroso pagare le bollette e giusto riconoscere le migliorie e gli investimenti assunti dall’inquilino (se superiori a quelli sanciti dal contratto).
    Lascia qualche dubbio il fatto che queste migliorie siano state svolte senza prima aver concordato le competenze e la ripartizione dei costi… leggendo l’articolo si intuisce che gli uffici comunali non siano stati esattamente tempestivi nel rispondere alle richieste dell’inquilino…. sarebbe desolante scoprire che il contratto di concessione non sia chiaro nel definire diritti e doveri delle parti.

  9. Bella vita quella delle società dilettantistiche,hanno sempre pensato, tanto qualcuno paga, avvallati dalle vecchie amministrazioni che hanno sempre chiuso gli occhi. Avanti tutta Rapi. Le regole vanno rispettate. Chiunque non paga l’affitto di locazione dove abita viene sfrattato. Quindi dov’è il problema ??

    1. Forse si dimentica che sono società dilettantistiche e che non hanno disponibilità finanziarie. Ci si dimentica poi di come queste associazioni fungono da coinvolgimento in positivo per i giovani .

      1. Ci sono associazioni che pagano tutto (al massimo a rate) e altre che non pagano proprio.
        Le prime vanno premiate (e avranno concessione per questo campo), le altre no.
        Non è difficile.
        Una associazione che dice di volere spendere milioni in un project non ha i soldi per gas ed elettricità? In ogni caso il debito rimane…

  10. Un’altra perla di un Sindaco arrogante. Fa chiudere un centro di aggregazione sociale. La lotta contro i poveri continua aumentando il disagio giovanile.
    Lo sport per i giovani va incentivato e sostenuto . Questo addirittura lo fa chiudere.

    1. Ma tu sai quanto fanno pagare di retta ai ragazzini queste società? Ti assicuro che non fanno beneficenza… quindi incassano non pagano le spese e girano in Porsche con una arroganza e maleducazione disarmante.Mi auguro che almeno s Maslianico paghino le spese…in caso contrario organizzeremo qualcosa per risolvere la faccenda.Non si può solo incassare e lasciare le spese agli altri.

  11. Sport, scuole e cultura non dovrebbero mai avere problemi economici. Sono elementi fondanti della società, senza i quali saremmo rovinati. Ignoranti e drogati.

  12. Buonasera, come al solito c’è chi se ne frega e chi invece è più attento!!!! 100000€ è una bella cifra e si deve pagare, e non come si usa sempre dare la colpa a qualcuno!!!!! Buon divertimento.

  13. Già, ma i 100.000 sono anche nostri. Perché non pagare regolarmente senza aspettare che i debiti arrivassero a tanto ?

    1. Forse le è sfuggito che i 100000€ sono una cifra del tutto arbitraria sparata dagli espertoni del sindaco, gli stessi di 15000€ a infante… E anche il fatto che l’Ardisci ha cacciato per anni di tasca propria i fondi per manutenzioni spettanti al comune, ma quello, chi se ne frega, vero? Quando mai il proprietario deve pagare? Il sostenitore del Rapin è proprio il comasco DOC, così ostile da rovinarsi la vita da solo e lamentarsi pure

      1. Seguendo la sua logica devo dedurre che chiunque abbia in affitto o concessione di un bene Comunale, adoperandosi per le manutenzioni possa ignorare di pagare il dovuto che secondo lei è stabilito dal Comune solo quando si arriva ad accertare un debito così consistente. Per favore!!!

  14. Incredibile: arriva lo sceriffo e si scopre che nessuno pagava le bollette.. o meglio.. le pagavamo noi. Hai capito!

    Rapinese dimettiti!!!
    Stai rovinando gente per bene con sane abitudini.

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