Ormai ci siamo: almeno alla vista, ma in realtà anche per l’avanzamento vero e proprio dei lavori, il campo di calcio a 11 di via Spartaco a Como sembra decisamente pronto per la nuova stagione. Dopo il Gigi Meroni, si avvicina la riconsegna alle società, dopo i lavori del Comune, di un altro terreno di gioco che torna così verso la piena praticabilità (mentre versa in condizioni disastrose il centro di Lazzago).
Naturalmente, con una novità evidente rispetto al passato: il manto posato infatti è sintetico, cambiamento che rientra nell’investimento complessivo di circa 660mila euro sull’impianto sportivo.
Da ricordare che il rettangolo di gioco di via Spartaco subirà anche un minimo restringimento: in base allo spazio disponibile, infatti, le misure delle tracciature non riescono ad arrivare a quelle ipotizzate di 100 metri per 50, per cui verrà applicata la tolleranza permessa entro il 4% permessa, portando le misure a 96 metri per 49,80. Previste anche nuove lampade a led per una illuminazione migliore del campo e anche più economica.
A conclusione di questo intervento, scatterà poi il secondo lotto previsto sempre sul centro di via Spartaco. In questo caso è previsto il rifacimento della palazzina spogliatoi e uffici (che sarà sviluppata su due piani) più un blocco adibito a ristoro per un intervento da 1,3 milioni di euro.
19 Commenti
Palazzina spogliatoi/uffici su due piani , anche se commissionato dalla precedente amministrazione, spero che il progetto sia stato realizzato tenendo conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Spesso quei gran geni dei progettisti/architetti si dimenticano che ci sono delle leggi ben precise da applicare sulla questione relativa alle barriere architettoniche.
Vorrei ricordare agli appassionati del sintetico che Como non è situato nella penisola arabica bensì sopra il 45 ° parallelo. Inoltre nessun campo in serie A , che mi risulti, sia in sintetico: quindi allenarsi sul sintetico e poi giocare sui campi in erba ? Costi di manutenzione: non è forse il Como la squadra più ricca della serie A ? Mi sembra una cattiva scelta.
Molti campi di serie A sono ormai ibridi.
Il sintetico per l’ utilizzo al quale è stato pensato resta la scelta migliore.
Che pollaio!?
Finito il lavoro, bene! Punto stop..
Siete sei poveracci, è merito mio è meriti suo!!
Ma i pagamenti arretrati delle società che l’ hanno usato in passato sono stati saldati?
Non si è più saputo niente.
Chi gestirà la struttura perché a oggi con le parole sono tutti padroni.
Gli arretrati di Lazzago sono stati pagati o il campo è solo stato sfruttato?
Erba di casa mia, un calcio ad un pallone e via …. purtroppo la plastica ha preso il sopravvento.
Un “gioiello” di plastica?
Ad oggi il sintetico è quello piu’ sfruttabile.
L’ erba naturale ha il suo fascino ma non resisterebbe alla mole di lavoro alla quale verrebbe sottoposto.
In più le spese di manutenzione sarebbero elevate.
Un grazie all’amministrazione Landriscina e all’Assessore Gervasoni, nonché ai tecnici per aver dato vita a questi lavori conclusi dall’attuale amministrazione.
No dai non fare così, Rapinese ci teneva tanto a fare le foto e poter dire che questi sono i risultati della sua amministrazione.
Conclusi o iniziati da questa amministrazione ? … Chiedo è, giusto per sapere. Grazie per la risposta.
Il bando è stato fatto e gestito dalla amministrazione precedente.
L’attuale amministrazione, a fine 2022, ha deliberato l’inizio dei lavori, ossia “ci ha messo i soldi”.
I lavori si sono conclusi con un anno di ritardo rispetto al primo cronoprogramma, e nel frattempo il comune ha tolto la concessione alla società sportiva Cittadella, per cui non so chi giocherà in quel campo.
Anche la piscina di Muggiò ora sarebbe in altre condizioni se Rapinese, come nel caso del campo in questione, non si fosse messo di traverso con i risultati che ben vediamo.
Ottima risposta soldato (cit.), quindi lavori iniziati con la nuova amministrazione, e soprattutto finiti. Bene, avanti tutta.
Ci mancherebbe anche che Rapinese blocchi quello che di buono è stato fatto prima di lui.
Occorre però aggiungere che i lavori eseguiti sono durati un anno e mezzo al posto dei 6 mesi previsti (alla piscina di Muggiò è andata peggio però), sono ben lungi dall’essere finiti, e rimane la questione che Rapinese ha sfrattato le squadre che li giocavano.
Lei si accontenta proprio di poco.
Scusa ma se non erro il bando era della società Ardita
Come per la maggior parte delle cose…lui è sempre di traverso
Conclusi ….
Concluso perché era già a buon punto, come buona parte delle opere che Superpippo Rapinese inaugurerà nei prossimi mesi
Averli conclusi non è da poco…troppi progetti mai ultimati.