Sono le voci dei quartieri, dei cittadini, cioè delle persone, a fare l’ossatura del tessuto sociale di una città. Solo poche ore fa davamo conto della nuova enorme difficoltà di Civiglio, quartiere di Como appunto, già da mesi quasi isolato per la ben nota frana: Mazzata a Como, il quartiere già semi-isolato da mesi perde un’altra strada: resta solo un collegamento molto stretto con la civiltà.
Dall’inizio di questa vicenda ComoZero prova a dare voce a Civiglio, alle sue istanze e alla sua oggettiva solitudine (qui tutti i racconti). Così in queste ore, tra i commenti all’articolo che dava conto della nuova strada chiusa, sono arrivate le parole di Monica. Le riportiamo integralmente, poiché meritano di essere lette:
Buonasera, sembra tutto così strano ed invece la frazione di Civiglio ancora una volta sopporta il peso delle strade chiuse causa frane. Un disagio molto forte che gli abitanti tollerano. Non penso sia corretto lasciare un paese (quartiere, Ndr) in questo stato per questioni burocratiche che andrebbero risolte nell’immediato. In qualsiasi modo ma risolte.
Preciso che una decina di anni fa circa siamo rimasti quasi due anni con la strada principale chiusa per la stessa causa. È necessario far rispettare le regole a tutti, invece vengono emesse ordinanze che rimangono nei cassetti.
Il territorio in questa zona è fragile necessita di interventi mirati di prevenzione al fine di evitare queste spiacevoli situazioni. Non è retorica o polemica ma Civiglio viene messa in luce solo per avvenimenti sportivi poi il buio totale, eppure paghiamo tutto come tutti i comaschi. Grazie per l’opportunità, cordialità.
PER APPROFONDIRE:
