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Attualità, Politica

Como in blu e le nuove tariffe della sosta: “Una tassa”, “Niente agevolazioni per i residenti”, “Fare cassa per i propri sogni di gloria”

Non sono mancate, ovviamente, le reazioni politiche alla rivoluzione della sosta voluta dal sindaco Alessandro Rapinese a Como: qui il dettaglio delle nuove tariffe 2026.

Luigi Bottone da Forza Italia sottolinea: “Ormai chiara la posizione del Sindaco. Togliamo i gialli per inserire posti blu e far pagare cifre salate a tutti i cittadini.
Ha usato la scusa di garantire ai residenti un posto auto ma poi alla fine ha aumentato tutto. E’ una tassa per gli onesti cittadini, una decisione che danneggerà i commercianti”.

Da Fratelli d’Italia intervengono il presidente provinciale Stefano Molinari e il coordinatore cittadino Alessandro Nardone con una Nota (che parla anche delle nuovo sistema di sosta per i residenti: ne parliamo qui):

Fratelli d’Italia esprime forte preoccupazione per il nuovo impianto della sosta introdotto dall’amministrazione Rapinese con le delibere n. 392 e 393 del 17 novembre 2025, attuative del regolamento approvato dal Consiglio Comunale il 27 ottobre.

Il sistema delle Aree di Sosta Agevolata (ASA), undici in totale, impone un numero rigido di permessi e limita ogni nucleo familiare a un solo contrassegno, con costi annuali fissati dalla Giunta: 183 euro per la maggior parte delle ASA, 356 per la ZTL e fino a 730 euro per Auguadri, Aldo Moro e San Giorgio. È un impianto a numero chiuso che rischia concretamente di lasciare centinaia di residenti senza possibilità di ottenere un permesso.

Contestualmente, la delibera 392 riduce in modo significativo gli stalli gialli riservati ai residenti in numerosi quartieri – Sant’Agostino, fascia lago, Coloniola, Borghi, Stadio, San Rocco, San Giuliano – estendendo le strisce blu anche a vie finora gratuite o riservate. Viene inoltre introdotta la tariffa “Vulcano” da 3 euro l’ora, attiva 24 ore su 24, festivi compresi, e viene eliminata la gratuità della sosta nei giorni festivi. L’intero impianto tariffario non prevede alcuna agevolazione oraria per i residenti.

Il risultato è un sistema meno equo e meno funzionale: costi elevati per un solo permesso familiare, meno posti disponibili, più zone a pagamento e nessuna garanzia per chi, pur vivendo in città, non ha alternative all’utilizzo dell’auto privata.

Fratelli d’Italia chiede una revisione immediata del modello, ripristinando un numero adeguato di posti riservati ai residenti, prevedendo tariffe sostenibili e differenziate e costruendo un sistema che favorisca chi in città vive, lavora e studia, anziché penalizzarlo.

Como merita un’amministrazione che semplifica la vita ai cittadini, non che la rende più costosa e complicata. E se l’obiettivo è fare cassa sui comaschi, Fratelli d’Italia non sarà mai parte di questa logica.

Dal Pd interviene il segretario cittadino, Daniele Valsecchi: “Senza alcuna logica di servizio e utilità. Non per i residenti, non per chi deve recarsi in centro città. Solo per fare cassa ed alimentare i propri sogni di gloria. Una città che, sotto questo amministrazione, diventa sempre più respingente”.

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