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Como, la denuncia: “Senza parcheggi questo quartiere diventerà deserto. Nuovi posti e recupero dell’autosilo, ecco come”

Della gravissima carenza di parcheggi a Ponte Chiasso ci occupiamo da molto tempo riportando le testimonianze di residenti e commercianti del quartiere, l’ultimo racconto risale allo scorso 22 settembre: Como, voci da un quartiere rassegnato: “I parcheggi? Solo promesse. Così perdiamo anche i clienti svizzeri”. Sullo stesso tema riceviamo un’ampia riflessione dal presidente di Acus (Associazione utenti della Strada), l’avvocato Mario Lavatelli.

La pubblichiamo integralmente

Ponte Chiasso, un quartiere a rischio di desertificazione per carenza di parcheggi

La situazione del quartiere comunale di Ponte Chiasso è da tempo nota: per anni gli esercizi commerciali della zona hanno incontrato – e tuttora incontrano – quotidiane difficoltà nella conduzione delle proprie attività. La causa più rilevante della problematica è la carenza di parcheggi per le autovetture nella zona compresa tra piazzale Anna Frank e la dogana.

A ciò si aggiunge che i lavoratori frontalieri e gli operatori della dogana di Ponte Chiasso quotidianamente posteggiano la propria autovettura nei limitati parcheggi disponibili. Tutto ciò implica evidenti difficoltà, soprattutto per i potenziali clienti delle attività commerciali della zona, nel reperire parcheggi, senza dover abbandonare la propria auto in divieto di sosta.

L’allontanamento della clientela è senz’altro condizionato da un altro fattore: la possibilità di vedersi irrogata una sanzione amministrativa per divieto di sosta, stante i rigorosi controlli degli agenti della Polizia Locale, scoraggia il potenziale cliente nel fermarsi, anche per brevi acquisti, nei negozi del quartiere. Ne consegue che i negozianti subiscono un calo drastico di clientela a causa dell’impossibilità di trovare un parcheggio.

Questa situazione rischia di portare alla chiusura di molte attività commerciali storiche, con gravi ripercussioni sull’economia locale e sulla qualità della vita dei residenti. In attesa della definitiva edificazione dell’Esselunga nella zona con relativo parcheggio, attualmente in stallo, le soluzioni che propongono alcuni commercianti, per la risoluzione di dette problematiche, sono:

  1. Realizzazione di una serie di posti auto lungo la corsia preferenziale riservata ai mezzi pubblici;

  2. Riqualificazione dell’autosilo, attualmente dismesso, presente nel piazzale Anna Frank. Le due soluzioni non sono alternative, in quanto sarebbe possibile realizzarle entrambe.

Per quanto riguarda la prima, andrebbe, dunque, modificata la viabilità della zona ricompresa tra piazzale Anna Frank e la dogana, sostituendo la corsia preferenziale con una serie di parcheggi. Si tratta di una proposta da valutare sotto il profilo viabilistico con scrupolosa attenzione, in ordine all’effettiva e attuale necessità della corsia preferenziale.

Sul punto 2., si precisa quanto segue.

L’autosilo dismesso in piazzale Anna Frank aveva una disponibilità di circa 80 posti auto, dedicati al personale della dogana (che ad oggi, si ricorda, deposita la propria autovettura nei pochi posti disponibili del quartiere). L’autosilo, di proprietà pubblica, dovrebbe essere oggetto di una completa riqualificazione per consentire, sia ai dipendenti delle dogane che a qualunque altro cittadino, di usufruire del servizio di deposito, superando la condizione di dismissione che la normativa urbanistica sulla rigenerazione urbana intende evitare, anche per le connesse ragioni di ordine pubblico. Sarebbe, quindi, auspicabile che il Comune di Como avviasse un confronto con l’Ente proprietario dell’autosilo, eventualmente mediante indizione di conferenza di servizi rivolta a porre termine alla condizione di dismissione e ciò anche nell’interesse al parcheggio della collettività.

Grato per l’attenzione, porgo cordiali saluti.

Il presidente di Acus Como
Avvocato Mario Lavatelli

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