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Como, la giunta: impianti sportivi di Csu verso la gestione ai privati. Le scelte su parcheggi, porti e cimiteri

La giunta di Como si prepara ad affidare ai privati i centri sportivi ora gestiti dalla società totalmente controllata da Palazzo Cernezzi, Como Servizi Urbani (e forse non solo quelli, con sullo sfondo il tema stadio Sinigaglia, per ora dato in concessione per 12 anni e non per i 99 richiesti alla società biancoblu, in attesa del maxi progetto di riqualificazione). L’indirizzo è contenuto nella delibera approvata dall’esecutivo lo scorso 10 aprile nell’ambito della revisione sullo stato dei fatti previsto per legge. Entro il prossimo 31 dicembre 2025, infatti, vanno necessariamente rivisti sia l’Accordo quadro sia gli affidamenti siglati nel 2015 tra amministrazione e Csu, anche perché gli affidamenti in house non sono prorogabili e, giunti a scadenza, deve essere nuovamente analizzata la sussistenza dei presupposti.

Va ricordato che nove anni fa il Comune affidò come gestione in house i seguenti servizi:

– Gestione Autosili Comunali (via Auguadri e Val Mulini) – Aree Attrezzate per la Sosta (aree regolamentate con parcometro, aree a pagamento dei residenti, aree per la sosta di biciclette, aree per la sosta dei camper, parcheggio interrato di via Aldo Moro, gestione dei sistemi a messaggio variabile per informazioni all’utenza riguardanti la mobilità urbana);
– Gestione Porti (porto Marina, porto Marina 2, porto di Sant’Agostino, porto di Tavernola, molo di San Giorgio, approdo di Villa Olmo);
– Gestione Centri Sportivi (centro sportivo Caduti di Nassirya, centro sportivo di Casate, piscina comunale G. Sinigaglia);
– Gestione Lampade Votive nei nove cimiteri comunali.

Ora, però, l’indirizzo politico a monte sembra destino a cambiare sulla base di una precedente delibera approvata a dicembre 2023 con cui si è dato il via all’analisi dell’attuale gestione di “tutti gli impianti sportivi” comunali – dunque non solo per quelli già affidati a Csu – “per valutare quali siano le migliori soluzioni operative per i singoli impianti”.

Ma il passaggio successivo è quello centrale, poiché – “ove ne ricorrano i presupposti” – l’amministrazione ora intende:

– affidare nuovamente in house i servizi per la gestione dei porti, degli autosili e delle aree attrezzate per la sosta;
– gestire direttamente il servizio di illuminazione votiva;
– esternalizzare la gestione degli impianti sportivi attualmente affidati a CSU S.r.l. e valutare la miglior modalità gestoria per tutti gli altri impianti sportivi comunali.

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8 Commenti

  1. Affidare ai concessionari gli impianti sportivi è una scelta che hanno fatto moltissime Amministrazioni. Le concessioni. almeno a Fino, Villaguardia, Cucciago e Cadorago, sono date ad Associazioni sportive che si occupano di gestione e manutenzione ordinaria (pulizie, piccole riparazioni ecc.) e hanno obbligo di sviluppare iniziative sportive e sociali a vantaggio di determinate categorie (bambini, disabili, ecc.). Una scelta funzionale valida ma che comporta un attento controllo dell’Amministrazione Concedente sul rispetto degli impegni presi dall’Associazione Concessionaria. Se Rapinese S indaco pensa di controllare queste Concessioni come fa con “quelle a lago” o come quella del campo di via Spartaco, non si va da nessuna parte.

  2. Senza l arroganza saremmo avanti di 22 mesi .in mano hai privati .e C’erano tutte le possibilità e gli investitori ..basterebbe solo meno megalomania di potere …ora speriamo che nn si rischi quello che richiamo DI Nuovo con La Ticosa .visto che sta facendo passare la voglia nn solo agli investitori con pretese assurde ma sta facendo passare anche la voglia HAI Comaschi di Vedere una Como Degna Di essere COMO

  3. L’ho detto diverse volte, questo signore (si fa per dire) non è il sindaco ma è il padrone di Como. Noi cittadini non contiamo niente. Complimenti a chi lo ha votato.

  4. “esternalizzare la gestione degli impianti sportivi attualmente affidati a CSU S.r.l. e valutare la miglior modalità gestoria per tutti gli altri impianti sportivi comunali”

    RN, di grazia, quale sarebbe la “miglior modalità gestoria”???

    In Italia esistono le gare di appalto e non mi pare che il Comune di Como ultimamente brilli per prontezza, efficacia e competenza nei bandi (quando gli stessi non vengono richiamati da ANAC tipo quello di Via del Dos!!)

    Staremo a vedere

  5. Ma questi soggetti hanno idea di cosa sia un servizio pubblico. Ma di sto passo questi liberisti da strapazzao proporranno di privatizzare pure il Comune. Ah no quello no se no gli tocca cercarsi un lavoro

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