Tra “attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere”, “impianti a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione possa derivare un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti” e “aziende industriali operanti nel settore dell’aerospazio e della difesa, nonché delle altre attività aventi rilevanza strategica nazionale”, sono 1.130 le aziende che hanno comunicato alla Prefettura di Como l’intenzione di proseguire la propria attività. E il numero è in progressivo aggiornamento, fanno sapere da via Volta.
“Delle comunicazioni finora pervenute alla Prefettura – si legge in una nota – ne sono state esaminate e istruite n. 1038, mentre per oltre n. 700 è stato necessario richiedere documentazione integrativa in quanto incomplete. Diciotto sono state, invece, le autorizzazioni rilasciate a favore di aziende operanti in settori strategici per l’economia nazionale, mentre n. 33 sono state le aziende che hanno dichiarato di operare mediante impianti a ciclo continuo”.
Per contro, sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di altrettante aziende che non presentavano i requisiti per essere autorizzate a proseguire.
Per l’esame delle comunicazioni pervenute, è stata costituita all’interno della Prefettura una Commissione che si avvale della collaborazione della Camera di Commercio, delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL e delle Associazioni di categoria, nonché delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.