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Como, la serata sul degrado in Spina Verde. Valsecchi e Finizio: “Comune e Regione totalmente assenti”

Giovedì sera si è tenuto l’incontro organizzato ad Albate dal Circolo Pd Como Circoscrzione 1 sul futuro (e sul presente) della Valbasca. “Nel corso della serata abbiamo potuto riscontrare, in modo molto forte, nei racconti e nelle parole dei tanti cittadini, associazioni ed esperti intervenuti, quanto sia amata e vissuta la porzione comasca della Spina Verde – dice il il segretario dalla sezione Francesco Finizio – Un luogo che dev’essere oggetto di cure, manutenzioni, interventi di prevenzione e adattamenti costanti resi sempre più necessari proprio dalla crisi climatica che sta interessando anche i nostri territori e che irrompe con estrema violenza nelle nostre vite e nel nostro quotidiano. Purtroppo, queste necessità reali delle persone non sembrano essere parte dell’agenda politica di chi amministra la Regione e il Comune di Como. Difatti, dopo il nubifragio del 12 luglio scorso che ha interessato in modo particolare i nostri territori, non c’è stato alcun interesse concreto da parte della Regione Lombardia e del Comune di Como per ripristinare lo stato dei luoghi del Parco Regionale della Spina Verde (in particolare Valbasca e Monte Goj)”.

“Non è accettabile che questo importante polmone verde della città, così amato dalla popolazione e dalle associazioni non possa essere vissuto serenamente e in sicurezza sussistendo, ad oggi, un forte rischio idrogeologico e di incendi – aggiunge – Ringraziamo l’Ente Parco per aver partecipato e per averci “messo la faccia” assumendosi l’impegno di intervenire concretamente con un progetto ben definito entro la fine dell’anno così da poter iniziare i lavori con un calendario certo. Da parte nostra ci prendiamo l’impegno di aiutare il Parco laddove necessario monitorando, allo stesso tempo, che siano rispettati i tempi e le richieste che nascono giustamente dal territorio Ci spiace invece dover segnalare la totale assenza di Regione Lombardia e dell’amministrazione comunale in tutta questa vicenda, non solo ieri sera. La Regione, nonostante sia stata interessata da due interrogazioni del nostro consigliere regionale Angelo Orsenigo, non ha ancora previsto interventi riguardanti i nostri territori e non ha stanziato i fondi necessari. Il Comune di Como, che ricordiamo essere socio di maggioranza dell’Ente Parco, non ha ad oggi mostrato il minimo interesse su una questione che lo riguarda direttamente anche perché proprio sul territorio del Comune di Como si estende in misura maggioritaria il Parco della Spina Verde”.

Spina Verde, la lettera: “Alberi caduti ovunque, cavi dell’alta tensione a terra o appesi con lo scotch”

“Ci aspettiamo che, dopo la nostra mobilitazione, anche il Comune di Como si accorga quanto prima dell’importanza della gestione del territorio, e dell’importanza della porzione comasca della Spina Verde per la popolazione. Dalla ampia e partecipata discussione sono infatti emerse due parole chiave su tutte: paura e valore – ha aggiunto il segretario cittadino del PD Daniele Valsecchi – La paura, legata all’insicurezza, al rischio idrogeologico, alla caduta delle piante, al rischio incendi. Ma anche, molto, il valore. Valore sociale, valore del polmone verde per una città che ha grossi problemi di qualità dell’aria, valore anche economico e di potenziale turistico. Cura chiama cura, degrado chiama degrado. Chiediamo al Comune l’immediata pulizia dei tombini e chiediamo una commissione ambiente sul tema. Noi proponiamo di investire, governare il territorio con una gestione coordinata, e programmare con lungimiranza. Abbiamo raccolto numerose proposte emerse durante la serata, di cui faremo una sintesi. Siamo a disposizione come Circolo PD e come Partito Democratico di Como per fare sintesi, collaborare con il Parco e le associazioni affinché si possa arrivare al ripristino dei luoghi e ad una miglior valorizzazione di questo fondamentale polmone verde della città”. Daniele Valsecchi

“Speriamo, in conclusione – osservano Finizio e Valsecchi – di trovare nell’amministrazione comunale – finora assente – un interlocutore necessario a sostenere i lavori che dovranno essere fatti e anche per individuare i numerosi proprietari privati dei terreni interessati. Con lo spirito collaborativo che ci contraddistingue e con l’attenzione rivolta ai bisogni delle popolazioni, il Partito democratico di Como c’è ed è a disposizione per qualsiasi confronto costruttivo. Noi ci siamo”.

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