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Coronavirus – Scuole e università chiuse fino al 15 marzo, c’è la conferma: firmato il decreto

EDIT 20.32 – La chiusura fino al 15 marzo delle scuole diventa un problema oggettivo per le famiglie, soprattutto in quei territori dove la sospensione delle lezioni è attiva già da giorni. Il presidente lombardo Fontana ha chiesto un intervento al governo:

Coronavirus – Scuole ancora chiuse, grave problema per le famiglie. Fontana: “Chiesto il congedo parentale” 

EDIT  18.46 – Oltre alle indiscrezioni della mattina nulla di ufficiale è emerso per tutto il giorno circa l’annunciata chiusura delle scuole di tutta Italia dal 5 al 15 marzo (per la Lombardia e per Como di fatto una prosecuzione del provvedimento già in corso. Così nel pomeriggio molti hanno sollevato dubbi circa la decisione del Governo.

Infine è arrivata la conferma, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha firmato il decreto questa sera, documento immediatamente in vigore.

Il premier ha Dichiarato: “Abbiamo preso questa decisione dopo aver consultato il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, lasciando valutare agli esperti come sta evolvendo” la diffusione del virus “e le valutazioni finali”.

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EDIT 14.15 – L’Esecutivo, riunito oggi a Palazzo Chigi, ha disposto la chiusura immediata delle scuole di ogni ordine e grado nonché delle università in tutta Italia fino a metà marzo. Secondo quanto è stato possibile sapere, l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare dopo l’ultimo via libera del comitato scientifico. La decisione sembra essere stata presa affidandosi al parere della commissione scientifica.

“Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione –  ha commentato pochi minuti fa il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – Le notizie secondo cui il Consiglio dei Ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini”.

08.34 – Si affaccia un’ipotesi estrema per le scuole di Como e della Lombardia per arginare la diffusione del Coronavirus: la chiusura a oltranza delle scuole, anche dopo l’8 marzo prossimo.

A ventilare lo scenario è direttamente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Non possiamo escludere in assoluto la chiusura totale, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati”. Così, come riporta anche il Corriere della Sera, si è espresso il premier nella riunione con i capi delegazione della maggioranza di governo e con i capigruppo di tutti i partiti.

Dunque: decisione non ancora presa, ma almeno tecnicamente al vaglio sulla base delle indicazioni mediche e scientifiche degli esperti che collaborano con il Governo sull’emergenza Coronavirus.

“La nostra linea è improntata alla massima trasparenza: vogliamo coinvolgere le Regioni, ma dobbiamo stare attenti a non discostarci dalle linee guida degli scienziati – ha aggunto Conte – L’attenzione è massima, stiamo prendendo delle decisioni che incidono sullo stile di vita degli italiani e siamo ancora in una situazione di allarme, secondo i dati scientifici. Il contagio potrebbe anche estendersi, non sappiamo quando raggiungeremo il picco”.

Molto cauta sulla riapertura la settimana prossima anche Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione ospite ieri della trasmissione Rai condotta da Bruno Vespa, Porta a Porta.

“Stiamo seguendo le indicazioni dell’ISS – ha aggiunto il ministro – Le decisioni che riguardano le aperture e le chiusure delle scuole non sono prese in solitudine ma sulla base dello scenario epidemiologico e della situazione reale. Nei confronti dei nostri studenti, il principio di precauzione è il massimo”.

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