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Luisa Galli: “Natale a Como triste e buio, perso il 70% del fatturato”. Anna Balsamello: “Costretta a chiudere prima”

“Al Sindaco Rapinese chiedo cosa devo farne degli acquisti fatti sulle stime delle vendite degli anni scorsi? A chi sono imputabili i danni causati da questa scelta scellerata di spegnere la città?”. Il pensiero che Luisa Galli, titolare del negozio di abbigliamento Elite di via Carcano – tra piazza Volta e piazza Mazzini – ha affidato al suo profilo social, è un misto di rabbia e tristezza nel veder svanire le speranze di un Natale finalmente di ripresa dopo due anni faticosi a causa della pandemia.

“Com’è andata quest’anno? Un disastro – è la sua risposta lapidaria alla nostra richiesta di raccontare cosa l’ha portata a questo sfogo – basti pensare che l’anno scorso, nonostante le chiusure forzate a causa del Covid proprio a ridosso del Natale, avevamo fatturato il 70% in più rispetto a quest’anno. Ho addirittura lavorato di più in pieno lockdown rispetto a quello che ho fatto in queste settimane”.

E la causa di questa situazione, secondo Luisa, è una sola: il Natale sottotono che quest’anno ha portato in città molte meno persone rispetto agli anni passati.

“Lavoro in centro dal ’98 e ho visto la Como buia trasformarsi negli anni e diventare quella che era fino all’anno scorso e posso dire che quest’anno sembra di essere tornati indietro di vent’anni – dice – è inutile nascondersi dietro un dito: per la legge dei grandi numeri, più gente c’è e più si vende e quest’anno qui è il deserto, passano pochissime persone perché senza luci passa la voglia di stare in giro, di sedersi a un tavolino e anche di comprare”.

“Como non ha eventi o festival di richiamo, d’inverno avevamo solo la Città dei Balocchi e, se proprio si volevano cambiare le cose rispetto al passato, bisognava prima domandarsi se si era davvero in grado di organizzare qualcosa di altrettanto valido o se non valesse la pena, invece, di provare a trovare una soluzione insieme che accontentasse tutti – conclude – e invece ci ritroviamo una città buia che può piacere giusto a quei comaschi che vorrebbero l’indotto del turismo ma senza turisti mentre la realtà è che i negozi sono pieni di merce come a inizio stagione. Ora speriamo nei saldi e speriamo soprattutto che questo non sia solo il primo di una serie di errori di questa giunta”.

“Anche mettendo da parte il tema incassi, non ce lo meritavamo un Natale così – le fa eco Anna Balsamello dal suo negozio di abbigliamento Solo Donna tra piazza Volta e via Muralto – la città è vuota e triste, non c’è atmosfera natalizia e sono addirittura arrivata a chiudere prima durante la settimana di Natale, visto che in negozio non entrava nessuno”.

“Como con la Città dei Balocchi era arrivata al top, era in televisione e sui giornali e ora ci siamo giocati tutto per uno sbaglio del genere – prosegue – decisioni come questa non possono essere dettate dall’impulsività, occorre ricordarsi che ora che sei sindaco non puoi permetterti tutto e devi pensare per prima cosa al bene della città. In questo caso mancava l’esperienza, mancavano i tempi e il risultato è una città triste e vuota. Ma il vero problema è che rischiamo di pagarne le conseguenze non solo quest’anno ma anche l’anno prossimo, perché chi è venuto comunque a Como ed è rimasto deluso difficilmente tornerà”.

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45 Commenti

  1. Rapinese ha rapito il natale. Mio figlio di 5 anni queste festività vedendo piazza Duomo desolata mi fa’ “papà ma quest’anno non c’è il Natale”? Al sindaco va’ il premio di Grinch 2023…speriamo ne prenda atto, faccia un bel mea culpa e corregga il tiro per gli anni a venire. Vendette personali non dovrebbero far parte di una persona che dovrebbe essere al servizio dei sui sudditi.

  2. Faccio parte di quelle persone che per Natale un giretto a Como lo facevo, è vero parcheggiare era un problema, c’era tanta gente per le strade del centro, ma mi piaceva perché era uno dei pochi luoghi che si sentiva l’aria natalizia … Vi siete mai soffermati ad osservare i bambini di come gli brillavano gli occhi osservando le luvi proiettate sul Duomo etc etc ??? Natale è anche questo soprattutto questo …
    Per quanto riguarda i commercianti è giusto che lavorino, come i supermercati fanno incassi da capo giro nel mese di dicembre, perché i negozianti non debbano fare il loro incasso sfruttando tutta la coreografia messa a disposizione del comune di Como ??? Secondo voi i cittadini di Rimini Riccione Firenze Roma ripudiano i turisti ??? Non penso proprio, perché portano soldi …
    Poi ci sono i commenti di chi abita in periferia che il Comune non organizza nulla, nelle zone come Camerlata, Borghi, distretto militare oppure zona Setificio cosa vuoi organizzare, è chiaro che ne beneficia il centro come in tutte le città.
    A chi tutto ciò non piace, potrebbe starsene a casa, essendo inverno le finestre sono chiuse per cui non sentite la confusione.
    Approposito ogni volta che sono venuto per la città dei balocchi, ho sempre comprato qualcosa, un giaccone, un portafoglio, un abito a mia figlia, per cui bisogna dare retta al calcolo delle probabilità, più persone ci sono in giro e più c’è la possibilità che mettano mano al portafoglio tanto o poco.
    Fate tornare Como quella che era negli anni scorsi per i bambini, in maniera che lo spirito del Natale non muoia …

  3. Darei il premio 2022 a chi più ha “commentato i commenti” sempre in modo piccato.
    Vediamo nel 2023 come ti comporti Paracarro.
    Io credo che CHIUNQUE possa commentare senza le tue personali “critiche stizzite”.
    Adesso lo farei a te!

    Io credo che quest’ anno sia stato un Natale più sobrio, ma i negozianti avrebbero voluto vendere di più. Se la prendono con il Sindaco per ogni cosa. Se voglio comprare qualcosa in QUEL negozio la compro indipendentemente dall’ illuminazione serale della via!

  4. Anche io penso che la guerra, inflazione, luce e gas abbiano influito molto di più sugli scarsi guadagni che la mancanza delle luminarie. Inoltre, inutile negarlo, i prezzi dei negozi in centro sono decisamente elevati rispetto alla concorrenza on Line. Anzi, a dirla tutta, molti negozi sono proprio off limits per il ceto medio. Provate ad abbassare un po’ i prezzi e non fate l’errore di partire con i saldi con sconti irrisori perché soldi non ce ne sono.

  5. Certo,venivano fatti anche gli scorsi anni, ma in che modo? Illuminando solo le solite vie del centro, bello, si! Tralasciando completamente i quartieri periferici, dove quest’anno, grazie al nuovo bando, il Comune ha installato delle belle luminarie, donando un segno di festa a zone “vive” come Albate, Sagnino, Camerata e Monteolimpino.
    Il centro storico probabilmente meritava. qualcosa in più, comunque parte dei mancati incassi credo siano da imputare alla crisi che innegabilmente ha colpito tutti, ma soprattutto al cambiamento di stili di vita avvenuto in questi ultimi anni…

  6. Domanda: se ci fosserò state piu’ luci saresti entrata in un negozio a comprare dei vestiti? I dati annuali di ristoranti, bar, alberghi, case vacanza sono eccezionali.Nel settore vestiario per alcuni e’ stato uguale, per altri meno, ma e’ anche vero che in centro ci sono tanti, troppi negozi con caratteristiche di offerta che non sempre vengono incontro alle esigenze di potenziali clienti alle prese, quest’anno, con rincari domestici imprevedibili e che suggeriscono prudenza negli acquisti.E non e’ ancora arrivata Zara…

  7. A me pare che sia anche colpa dell’inflazione e dell impoverimento che sta colpendo il ceto medio che, magari , decide di risparmiare.
    Se il comune non accende le luminarie e spegne prima é colpa del caro energia, voi negozianti potevate proporre di partecipare alle spese dell’illuminazione ( magari lo avete anche fatto e non si sa ) se questo vi avesse fatto fare il +230 % di incassi ( perché da commercianti saprete che per recuperare un 70% serve un 230 % circa) o almeno io, da commerciante, lo avrei fatto.

  8. Capodanno, il Comune di Milano invita a non usare botti e fuochi
    Per salvaguardare gli animali e la qualità dell’aria

    Dicembre 30, 2022

    Il Comune di Milano invita a non sparare botti e fuochi d’artificio a Capodanno, un modo per dimostrare attenzione verso la qualità dell’aria (evitando di inquinare) e verso gli animali che si spaventano con i forti rumori.
    Quest’anno Palazzo Marino non ha potuto emanare l’ordinanza che li vieta dato che il Tar a settembre, dopo il ricorso di alcuni commercianti, ha bocciato la parte del regolamento per la qualità dell’aria del Comune che vietava l’utilizzi in inferno dei fuochi. Ma ha deciso comunque di fare un appello, ricordando che le centraline dell’Arpa fra il 31 dicembre e il primo dell’anno registrano sempre un innalzamento degli inquinanti e che, secondo le stime del WWF, sono migliaia gli animali che muoiono a causa dei botti di fine anno. Di questi, la maggior parte è costituita da fauna urbana, soprattutto uccelli e altri animali. Ma lo stress indotto dal forte rumore improvviso e assordante dei fuochi d’artificio e dei petardi non risparmia cani e gatti domestici che possono essere colpiti da infarto.
    “La sentenza del Tar che ha annullato la norma del nostro regolamento per la qualità dell’aria  - ha sottolineato l’assessora all’Ambiente Elena Grandi – non ci impedirà di portare avanti campagne d’informazione e di sensibilizzazione che invitino i cittadini a non utilizzare i fuochi d’artificio, auspicando che sempre più persone ne capiscano le ragioni

  9. Vi siete arricchiti per mesi con un turismo record, adesso piangete miseria per qualche luce in meno..che pena..comunque non ci credo in queste grandi perdite, chi guarda le luci non compra niente di solito. E poi anche chi abita ha dei diritti. Saranno commercianti del PD??

    1. Mah, mi sa che prima di tutto bisognerebbe sapere che casualmente Como Zero ha strettamente a che fare con la Città dei Balocchi (tutte e due in piazza Duomo 17 ? ), per cui già dovreste pensare che non troverete mai un articolo a favore del neo sindaco. Poi ogni considerazione è legittima, ma cerchiamo di legger tra le righe.

  10. Io sono di Milano, quest’anno per la prima volta da dieci anni non sono venuta a Como nel periodo natalizio sapendo che la città era spenta, la sensazione è stata quella di una città privata della sua cultura e tradizione, che peccato! Como non se lo meritava!

  11. Buongiorno,non sono d’accordo con le decisioni della giunta perché il turismo è l’anima del commercio e Como è una città turistica,se agli abitanti dà fastidio il turismo possono sempre andare ad abitare in posti più tranquilli perché il costo degli immobili sarà sicuramente più basso della città quindi più conveniente, mentre ai commercianti che oltre alle innumerevoli spese di gestione devono lottare anche con la giunta comunale proporrei una chiusura ad oltranza in modo da far capire la necessità dei negozi….così vedranno com’è bella una città Morta!!!

    1. E chi ci abita da decenni dovrebbe andarsene per il fatturato dei baretti e ristoranti spenna-turisti ?
      Prima o poi la bolla del “turismo” esploderà, come i balocchi…..

  12. Non serve essere un genio per capire che, soprattutto in un momento in cui la gente spende meno soldi, privarsi degli eventi attrattivi è un clamoroso autogol. Ma d’altra parte quando la politica si risolve in personalismi e ripicche questi sono i risultati.

  13. Siete insopportabili…come sempre tutto è colpa di Rapinese ma vi sembrava giusto che ” gli amici di como” con la città dei balocchi facevano affari milionari e nulla al comune? Dovevamo andare avanti così? E poi in un momento di crisi energetica un po di buio fa riflettere… mi spiace per i commercianti che(veramente hanno avuto un calo) ma c’e gente che quest ‘anno fa fatica a mettere a tavola il panettone tranquilli lasciate fare a Rapinese metterà a posto tutto il possibile a favore dei comaschi.

    1. Insopportabili? Dire il proprio pensiero supportato da dati è insopportabile, no insopportabile è parlare senza conoscere i dati senza fare una riflessione basata sulla logica dei numeri, io non ho interessi di nessun genere a Como, vivo al confine, ma l’evidenza è lì da vedere, bastava dire si le cose non sono andate come speravamo, ma cercheremo di fare meglio, ma non c’è niente da fare, la politica è sempre la stessa a prescindere dal colore.

  14. Confermo, io non sono di Como ma ci sono venuto l’anno scorso e l’ho trovata bellissima, affascinante, piena di gente e con un atmosfera veramente natalizia e festosa,
    Quest’anno, invece, ho trovato una città spenta con poche persone in giro.
    Scelta deludente, quella di spegnere le luci!

  15. Mah io sono sbalordita. Alla fine qualsiasi cosa si faccia c’è sempre chi é pronto a lamentarsi. Se c’è la città dei balocchi c’è chi si lamenta per il troppo traffico e pochi parcheggi. Se non c’è la città dei balocchi c’è chi si lamenta che non c’è gente. Quindi? Non va mai bene niente. Forse non vi siete accorti che il commercio (anche io ho un attività) è cambiato in questi ultimi 3 anni (parlo dal marzo 2020)cambiato perché la gente è cambiata, perché magari spende i suoi soldi in modo diverso, perché magari preferisce viaggiare (visto le limitazioni causa covid che ci sono state). A me sembra un volersi accanire a tutti i costi pur di accollare la colpa a qualcuno e non ad un sistema che fa schifo. La signora dice di aver lavorato di più in lockdown due anni fa, ma scusi, se non c’era in giro nessuno vuol dire che ha usato altri canali di vendita (deduco online) quindi perché non continuare ad usarli invece di fare scarica barile sulla città dei balocchi. Ragioniamo dai… E puntiamo a fare qualcosa invece di lamentarci sempre per niente.!.parliamo di quanto ci mangia lo stato, che mi sembra più importante di quattro luci in città un mese su dodici! Cordiali saluti

  16. Onestamente questa volta il centro è stato vivibile e a misura d’uomo. Certo qualcuno ne sarà stato scontento ma non per le persone normali senza attività commerciali.
    Prima era solo un grande circo…un parco giochi e città invivibile senza spazi e parcheggi
    Ai negozianti che si lamentano direi…ma voi le bollette e il caro vita non lo avevate messo in conto? Forse ….bisognava pianificare meglio no? Io nella mia attività lo ho fatto

  17. Sono un commerciante di busto devi mettere in primis il caldo fino a novembre sconti ogni due x tre vendite on line devi essere un mago x sopravvivere,vuoi che aggiungo caro bollette guerra covid paura recessione .

  18. Sono della provincia di Varese, tutti gli anni venivo a vedere la città dei balocchi, tre anni fa ho fatto capodanno a Como in albergo.
    Quest’anno vista la mancanza di iniziative ho cambiato lidi.
    Resta il fatto che il sindaco lo avete votato voi comaschi.
    Purtroppo chi è causa del suo mal…

  19. Sicuramente la scelta di Rapinese Sindaco ha influito sulle vendite natalizie anche se non è sicuramente l’unica ragione del calo delle presenze. Gli eventi natalizi organizzati a Lecco e i mercatini delle altre città hanno creato molta concorrenza. Tuttavia, vista così, sembra che tutte le responsabilità ricadano su Rapinese Sindaco che come sempre sbaglia i tempi delle sue decisioni. Se avesse aspettato un anno, avrebbe giustificato con il calo fisiologico delle presenze l’avvicendamento della Città dei balocchi con Natale a Como. Adesso può solo rinverdire il suo mantra: fra tre-sei l’impossibile si può avverare! Fra tre-sei mesi i commercianti riusciranno a vendere ciò che non sono riusciti a vendere a Natale. Basta dirlo e soprattutto continuare a pensare che chi ascolta sia così fesso da crederci! 😊

  20. Risultato del “povero” natale a Como oltre a tristezza,rammarico e nostalgia degli anni precedenti. Dopo la pandemia ci sarebbe voluto più che mai un natale come i precedenti. Tanto rammarico anche tra i “casettisti” dei mercatini. Chi gioisce per il natale sobrio manifesta solo egoismo,chiusura mentale e ottusità non pensando anche alle lacrime delle casse comunali. Chi inneggia al natale sobrio, accecato da bigottismo o dal distruttivo buonismo (magari per riscattarsi da sensi di colpa) può farselo in casa sua o cambiare strada per evitare la folla…chi inneggia al natale sobrio gioisca ed esulti con il Signor Sindaco che vuol bene alla NOSTRA città.

  21. Questo sito è decisamente fazioso… Avete aperto un tg in questi giorni? L’inflazione è alle stelle, le banche centrali alzano i tassi per far spendere meno alla gente. Le aziende di tutto il mondo licenziano migliaia di persone, le bollette di corrente ecc hanno fatto x3. Secondo voi è colpa del sindaco questa crisi mondiale, o effettivamente è una crisi e come tale porta a delle riduzioni?

    Inoltre, guarderei il bicchiere mezzo pieno, ovvero che finalmente quest’anno sono stati fatti degli appalti per il Natale. L’anno prossimo sarà sicuramente meglio.

    Ma Alessandro Rapinese non è certo il fautore della crisi mondiale.

    1. Con appalti forse intende bandi.
      Fatti perché obbligo di legge, come venivano fatti anche gli anni scorsi. Nessun merito particolare.

      L’unica differenza è averli separati da bando unico a più bandi, ma mica detto che significhi automaticamente un risultato migliore.

  22. Adesso tranquilli che arriva lui a dimostrare che è falso, chiedendo i dati alle società emettenti di carte di credito.

    Che saranno sicuramente lì in attesa di esaudire ogni richiesta del Rapi, come no…

  23. Se per salvare gli affari dei bottegai dobbiamo sorbirci 2 mesi di traffico impazzito, bolgia h24 e inqinamento alle stelle, sono molto grato al sindaco Rapinese di aver favorito l’esodo del carnevale fintonatalizio verso altri lidi.

    1. Come scelta va bene pensare a meno casino rispetto agli anni scorsi (e meno introiti dei commercianti) in cambio di più vivibilità e meno traffico (per residenti e chiunque non sia commerciante).
      Un amministratore dovrebbe cercare il giusto equilibrio però, non passare da un estremo all’altro e causare il mortorio.

      Detto ciò, il problema è che Rapinese stesso puntava ai commercianti e a introiti più alti (“chiederò i dati alle società di carte di credito, vedrete saranno più alti”).
      E su questo sembrerebbe aver toppato completamente. Negarlo è malafede.

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