Come già ampiamente raccontato nei giorni scorsi da tutti gli organi di informazione, il sindaco Mario Landriscina, su indicazione del prefetto di Como, ha firmato due ordinanze (integrali in fondo all’articolo) contenenti, spiegano dal Comune “alcune disposizioni per garantire maggior sicurezza pubblica e limitare il più possibile il rischio di espansione del contagio durante la Città dei Balocchi, in particolare nei weekend e nei giorni festivi”.
Dunque, in primis obbligo di mascherina per chi partecipa agli eventi di Natale. Nel dettaglio, riportiamo testualmente:
1. è fatto obbligo di indossare la mascherina chirurgica o di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso, con esclusione di dispositivi con filtro nei giorni 27 – 28 novembre 2021, 4 – 5 – 7- 8 – 11 – 12 – 18 – 19 – 24 – 25 – 26 – 31 dicembre 2021, 1 – 2 – 5 – 6 – 8 – 9 gennaio 2022 dalle ore 14.00 alle ore 22.00, all’interno della “città murata” delimitata dalle vie di cui alla planimetria allegata (Viale Varese, Viale Cattaneo, Viale Spallino, Viale Battisti, Via Sauro, Via Bertinelli, Lungo Lario Trieste, Via Cairoli, Piazza Volta, Via Grassi, Via Garibaldi);
2. la prescrizione non si applica ai bambini di età inferiore ai sei anni e per chi è affetto da comprovate condizioni di salute non compatibili con l’uso continuativo della mascherina.
Una seconda ordinanza vieta, tra l’altro, la vendita da asporto di alcol in vetro e altre disposizioni, riportiamo ancora testualmente:
In occasione della kermesse natalizia “Como città dei Balocchi” – 28° Edizione, nei giorni 27 – 28 novembre 2021, 4 – 5 – 7- 8 – 11 -12 – 18 – 19 – 24 – 25 – 26 – 31 dicembre 2021, 1 – 2 – 5 – 6 – 8 – 9 gennaio 2022, dalle ore 14:00 alle 24:00
All’interno della “città murata” delimitata dalle vie di cui alla planimetria allegata (Viale Varese, Viale Cattaneo, Viale Spallino, Viale Battisti, Via Sauro, Via Bertinelli, Lungo Lario Trieste, Via Cairoli, Piazza Volta, Via Grassi, Via Garibaldi), nei giardini a lago ed in Viale Corridoni:
1) è vietato portare strumenti – oggetti atti ad offendere, di gettare materie imbrattanti o pericolose e di molestare le persone ai sensi dell’art. 151 del Regolamento di Pubblica Sicurezza;
2) è fatto divieto, salvo specifica autorizzazione dell’autorità competente, di accendere fuochi, falò o di fare uso di fiamme libere nel corso della manifestazione, nonché di lanciare razzi e petardi, accendere fuochi d’artificio e in genere di effettuare esplosioni od accensioni pericolose. In particolare, è fatto divieto di accendere fiamme libere ovvero di utilizzo di strumenti e/o apparecchi per la combustione;
3) è fatto divieto per gli organizzatori, per i pubblici esercizi, per gli esercenti commercio su area pubblica di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro, in particolare bottiglie, ovvero per chiunque di introdurli ancorché acquistati altrove. All’interno dei pubblici esercizi (ivi comprese le aree di diretta ed esclusiva pertinenza degli stessi, quali dehors et similia) è consentito la somministrazione in bicchieri e bottiglie di vetro essendo responsabilità degli esercenti stessi vigilare adeguatamente affinché detti bicchieri e contenitori non vengano portati all’esterno di locali ed aree annesse. Più precisamente detti esercenti sono tenuti a versare le bevande, non lasciando comunque le relative bottiglie in disponibilità dei clienti neppure all’interno dei locali;
4) per i pubblici esercizi, per gli esercenti commercio su area pubblica anche nell’area ricompresa nel raggio di 150 metri dalla manifestazione è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche;
5) gli esercizi adibiti alla ristorazione potranno somministrare bevande in contenitori e bottiglie di vetro ai propri clienti, purché non si configuri una vendita per asporto che resta vietata;
6) sull’area pubblica è vietato per chiunque consumare bevande alcoliche in recipienti di vetro.
Spiega il sindaco di Como, Mario Landriscina: “Voglio farmi carico di offrire un periodo di ragionevole serenità individuale e collettiva durante le festività natalizie e di fine anno – spiega il sindaco – C’è tanto bisogno di riprendersi una adeguata vita di relazione, di sostenere l’economia, di esercitare quella libertà messa a dura prova duranti gli ultimi due anni. Tutto questo deve essere gestito in misura compatibile con le esigenze sanitarie che la situazione impone, allontanando il rischio di fermarsi di nuovo. Andiamo verso un periodo eccezionalmente importante dal punto di vista della vita sociale in particolare di bambini, anziani e persone fragili: sono consapevole del fatto che la situazione in questo momento deve essere monitorata e gestita e che la prevenzione deve essere certamente una scelta individuale, ma deve essere sostenuta da provvedimenti che incoraggino i buoni comportamenti. E’ onere di chi amministra prendersi delle responsabilità e io intendo assumerle con il sostegno delle competenze di cui dispongo e che mi circondano. Confido che i provvedimenti messi in campo risultino sufficienti, e sono certo che con la collaborazione di tutti lo saranno. Ove così non fosse, prenderò in esame ulteriori soluzioni sempre a tutela della collettività. Auspico che sia finalmente quel Natale sereno di cui abbiamo tutti bisogno”.
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